La Nasa e SpaceX stanno indagando sull’apertura ritardata di un paracadute della navicella Dragon cargo, recentemente tornata sulla Terra. Un incidente simile era accaduto lo scorso novembre, questa volta nel corso della missione con astronauti Crew Dragon 2.
«Durante il ritorno della missione SpaceX Crs-24 – spiega Joesph Finch, portavoce della Nasa – il team si è reso conto che uno dei paracadute principali non si era aperto al momento previsto. Tuttavia, la velocità di discesa è rimasta nei limiti di sicurezza e alla fine tutti e quattro i paracadute si sono aperti poco prima dello splashdown nell’oceano».
Anche SpaceX ha fornito dettagli sull’evento, affermando che che l’apertura ritardata dei paracadute era un fatto noto, già visto in alcuni test precedenti. Ora Nasa e SpaceX stanno effettuando ulteriori analisi sulla performance dei paracadute prima del lancio della Crew-4 e del ritorno della Crew-3. Inoltre, il 30 marzo è in programma un volo commerciale Crew Dragon per la missione Ax-1 di Axiom Space.
Sia l’agenzia americana, sia la compagnia di Musk non forniscono immagini live dello splashdown del cargo Dragon al largo delle coste del Pacifico, una posizione che rende la copertura video piuttosto difficile da realizzare. Tuttavia, la copertura manca anche quando le navette ammarano a largo delle coste delle Florida, la stessa posizione utilizzata per le Crew Dragon. Alcuni consiglieri della Nasa si sono lamentati della mancanza di live video, dato che l’agenzia dovrebbe fornire informazioni accessibili al pubblico su questo genere di operazioni.
«Le persone sono interessate a tutte le missioni della Nasa – commenta Wayne Hale del consiglio consultivo dell’agenzia – ma per qualche motivo non riusciamo ad essere presenti come lo eravamo ai tempi dello Space Shuttle. Stiamo notando una marcata diminuzione del flusso di informazioni».
Credit foto: Nasa Tv, immagine all’infrarosso dell’apertura dei paracadute della missione Crew-2 realizzata l’8 novembre 2021