C’è un’intera storia in questa immagine, la prima del “calendario 2022” rilasciata dall’Esa nell’ambito del suo programma marziano ExoMars. Lo scatto d’autore, realizzato grazie alla forocamera CaSSIS a bordo della sonda TGO, mostra infatti segni di una complessa geologia in movimento sul pianeta rosso.
La zona immortalata è uno scorcio del Noctis Labyrinthus, regione marziana situata all’estremo occidentale delle Valles Marineris e caratterizzata dalla presenza di grandi canyon, che si sviluppano in diverse direzioni attorno ad agglomerati di terreno più antico.
La nuova immagine rivela il percorso di diversi massi caduti dal bordo di una delle creste più alte, lasciando piccoli solchi nel materiale morbido mentre rotolavano verso il basso. Ecco perché “geologia in movimento”: lo scatto di TGO racchiude in sé un importante pezzo di evoluzione morfologica marziana, mostrando un ambiente tutt’altro che statico.
Andando verso il lato destro dell’immagine si può scorgere anche il segno di un altro elemento chiave del pianeta rosso: increspature lineari modellate nella roccia dal vento marziano. Alcuni piccoli crateri da impatto completano la scena, rendendo questa immagine uno dei ritratti più vividi di Marte mai scattati da CaSSIS.
Frutto della collaborazione tra Esa e Roscosmos, la sonda ExoMars TGO è giunta intorno a Marte nel 2016. CaSSIS, la telecamera a bordo di TGO, è disegnata e realizzata all’Università di Berna con l’importante contributo italiano di Inaf e Asi. Oltre a realizzare immagini spettacolari come questa, TGO sta anche fornendo dati fondamentali sull’atmosfera e la superficie di Marte. In attesa di ricevere i dati da Rosalind Franklin, il primo rover europeo che dovrebbe toccare la superficie del pianeta rosso nel 2023.