L’Eva (Extra-vehicular activity) prevista per il 30 novembre scorso sulla Stazione Spaziale Internazionale è stata rimandata per pericolo detriti.

La Nasa – secondo quanto riporta Space News – in una breve dichiarazione del 30 novembre, dopo aver ricevuto una notifica per rischio detriti ha deciso di rimandare le attività degli astronauti Tom Marshburn e Kayla Barron, che avevano pianificato di sostituire un’antenna in banda S sul traliccio della stazione che non trasmetteva più dati.

Lo scorso 15 novembre un test missilistico russo aveva provocato la dura condanna dell’amministratore della Nasa Bill Nelson sul rischio di collisione di frammenti con la Iss. Da quell’evento in poi, la Nasa ha mantenuto un atteggiamento di prudenza e allo stesso tempo ha minimizzato sul pericolo di un disastro. Il rischio di una penetrazione “catastrofica” è di 1 su 2.700 nel corso di un Eva standard della durata di sei ore e mezza.

«Mentre la Stazione è passata attraverso l’orbita dei detriti, abbiamo avuto una maggiore preoccupazione per circa 24 ore dopo l’evento. Nei giorni successivi i detriti si sono dispersi», ha detto Dana Weigel, vice responsabile del programma Iss della Nasa, durante il briefing del 29 novembre.

Atteggiamento di prudenza per stessa ammissione della Nasa quando afferma che «siamo stati prudenti, visto che quando abbiamo preso le decisioni non avevamo tutti i dati di valutazione e non avevamo ancora capito quale fosse l’aumento del rischio ambientale dei detriti» continua Weigel.

Dopo il test russo anti-satellite (Asat) gli oggetti nuovi da catalogare e monitorare sono circa 1.700 e ci vorranno alcuni mesi per ottenere i risultati, dichiarano dalla Nasa.

Sempre in seguito al medesimo test, la Nasa ha inviato alcune richieste d’intervento alla vicepresidente degli Stati uniti Kamala Harris, chiedendo di sostenere e affrontare, durante la riunione del 1° dicembre del Consiglio spaziale nazionale, la priorità e la sostenibilità spaziale, anche al fine di sviluppare il dialogo internazionale sulle norme di comportamento responsabile nello spazio. La lettera è stata firmata dai senatori  Maria Cantwell, Roger Wicker, John Hickenlooper e Cynthia Lummis. Cantwell e Wicker sono rispettivamente presidente e membro di rango del comitato completo, mentre Hickenlooper e Lummis sono rispettivamente presidente e membro di rango del suo sottocomitato spaziale.

Nessuna dichiarazione o dettaglio dalla riunione del 29 novembre scorso, mentre è nota la lettera inviata dagli stessi firmatari al Segretario al Commercio Gina Raimondo sul lavoro del dipartimento sulla gestione del traffico spaziale (Stm). Le richieste vanno dallo sviluppo di un prototipo di un archivio di dati ad architettura aperta che combini la Space Situation Awareness con dati provenienti da più fonti fino alla richiesta della  nomina del direttore per l’Office of Space Commerce, posto vacante dall’inizio dell’amministrazione Biden. A sottolineare l’urgenza di un intervento, i senatori hanno affermato che «Anche se le azioni russe sono inquietanti, ricordano la necessità della leadership statunitense su Ssa e Stm e offrono l’opportunità di diffondere le lezioni apprese che proteggeranno le risorse e il personale statunitensi in futuro».

In apertura: credito Nasa