E’ stato lanciato ieri Prichal, il modulo russo che si andrà ad aggiungere in modo permanente alla Stazione Spaziale Internazionale.

Il lancio, compiuto dal cosmodromo di Baikounur in Kazakistan su un razzo Soyuz, ha superato con successo tutti gli stadi previsti e in due giorni raggiungerà il modulo Nauka del laboratorio spaziale a circa 430 chilometri dalla Terra e al quale si aggancerà in modalità automatica.

La nuova unità, conosciuta anche col nome di Uzlovoy Module (UM), è stata sviluppata in dieci anni da Roscosmos, l’Agenzia spaziale russa, pesa poco più di quattro tonnellate e mezzo e trasporta un carico di 700 chili con la capsula Progress M-UM. Prichal, che in russo significa banchina, ha il compito principale di aumentare il potenziale di attracco della Iss con i suoi sei portelli. Intanto con un ingresso si aggancia alla Stazione spaziale e con un altro alla capsula cargo Progress. L’interno è suddiviso in due ambienti: una zona abitabile e una con la strumentazione di bordo. Se l’unità raggiunge l’orbita come pianificato, oggi la navicella di rifornimento Progress MS-17 lanciata a giugno, si staccherà da Nauka per lasciarle il posto all’ingresso Nadir (quello rivolto verso la Terra).

Per completare l’integrazione del nuovo segmento russo, è prevista una passeggiata spaziale il 19 gennaio 2022. I cosmonauti Anton Shkaplerov, l’attuale comandante della Iss, e Pyotr Dubrov poseranno i cavi tra Nauka e Prichal. Il primo attracco di una navicella spaziale Soyuz è previsto per il 18 marzo 2022.

A differenza dei cargo Dragon di SpaceX, i Progress russi non sono riutilizzabili. Dopo aver consegnato il carico, l’equipaggio lo riempie solo di spazzatura. Alla fine della missione prevista per il 21 dicembre, Progress M-UM si separerà dalla Stazione, per distruggersi nell’atmosfera terrestre. Roscosmos, ha comunque già in cantiere Orel, un veicolo spaziale parzialmente riutilizzabile, che dal 2024 potrebbe sostituire i Progress.

La Iss, frutto di una cooperazione internazionale unica in campo scientifico e tecnologico, è la più grande struttura mai costruita dall’uomo nello spazio. L’assemblaggio in orbita è iniziato nel 1998.

 

Immagine in apertura: 24 novembre 2021, lancio di Prichal. Baikounur, Kazakistan. Crediti: Roscosmos