Terraformare Marte è uno dei sogni dell’umanità. Marte avrebbe molto da offrire. Il suo giorno è lungo circa quanto quello terrestre, ha molta acqua ghiacciata appena sotto la sua superficie e probabilmente potrebbe crearsi un’atmosfera ragionevolmente respirabile nel tempo. Ma per rendere questo possibile sarebbe necessario un campo magnetico, simile a quello della Terra, che invece non ha. Per rendere Marte una seconda Terra, dovremo dargliene uno artificiale.
Il motivo per cui i campi magnetici sono così importanti è che proteggono un pianeta dal vento solare e dalle particelle ionizzanti. Il campo magnetico terrestre impedisce alla maggior parte delle particelle cariche di alta energia di raggiungere la superficie. Il campo magnetico impedisce anche ai venti solari di spogliare l’atmosfera terrestre nel tempo. Il primo Marte probabilmente aveva un’atmosfera densa e ricca di acqua, ma si è gradualmente impoverito senza la protezione di un forte campo magnetico.
Sfortunatamente, non possiamo semplicemente ricreare il campo magnetico terrestre su Marte. Il nostro campo è generato da un effetto dinamo nel nucleo terrestre, dove la convezione delle leghe di ferro genera il campo geomagnetico terrestre. L’interno di Marte è più piccolo e più freddo e non possiamo semplicemente “avviarlo” per creare una dinamo magnetica. Ma ci sono alcuni modi in cui possiamo creare un campo magnetico artificiale, come mostra un recente studio.
Secondo lo studio, pubblicato su Acta Astronautica e rilanciato da phys.org, sarebbe necessario un forte flusso di particelle cariche, all’interno del pianeta o intorno al pianeta. Dal momento che la prima ipotesi non sembra perseguibile, gli scienziati autori della pubblicazione hanno ipotizzato la creazione di un anello di particelle cariche attorno a Marte, grazie alla sua luna Phobos.
Phobos è la più grande delle due lune marziane e orbita attorno al pianeta abbastanza da vicino da compiere un’orbita del pianeta rosso ogni otto ore. Quindi il team propone di utilizzare Phobos ionizzando le particelle dalla sua superficie, quindi accelerandole in modo da creare una toroide di plasma lungo l’orbita di Phobos. Ciò creerebbe un campo magnetico abbastanza forte da proteggere Marte terraformandolo.
Non la prima volta che si ipotizza la creazione di un campo magnetico artificiale per rendere Marte abitabile. Nel 2017 uno studio della Nasa ipotizzava la realizzazione di uno scudo magnetico da frapporre tra arte e il Sole.
Entrambe le ipotesi sono scientificamente realizzabili, ma la sfida ingegneristica al momento appare insormontabile. Ma, come dicono gli autori di questo studio, è il momento delle idee perché poi diventino realizzabili.