Premio Nobel 2021 al fisico Giorgio Parisi. Romano, 73 anni, Giorgio Parisi è un fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. ha vinto il Premio Nobel per la Fisica «per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria». Ha diviso il Nobel con i climatologi Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann che lo hanno ricevuto per «la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale». Parisi è il sesto fisico italiano a ricevere il Nobel dopo Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Emilio Segrè, Carlo Rubbia e Riccardo Giacconi.
«Tanti altri ricercatori italiani avrebbero meritato il Nobel» ha commentato Giorgio Parisi all’ANSA aggiungendo che il riconoscimento sarebbe dovuto andare anche al fisico Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel, all’epoca (2008 ndr) non siano andate in questa direzione». «La ricerca è estremamente importante per creare il futuro – ha aggiunto – ed è importante che la ricerca in Italia sia finanziata sul serio. Spero che questo sia un buon momento per investire sulla ricerca perché questo significa investire sui giovani».
«È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti». È il commento del ministro dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. «Dire ‘complimenti’ al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non. La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa – ha concluso il ministro – oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi».
Le congratulazioni sono giunte a Giorgio Parisi dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia: «Congratulazioni al prof. Giorgio Parisi per questo riconoscimento ad una vita dedicata alla scienza e alla ricerca. Motivo di orgoglio per l’Italia e per tutto il settore della ricerca del nostro Paese»; dalla Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza: «L’assegnazione del premio Nobel al fisico Giorgio Parisi inorgoglisce tutta l’Italia e anche il Consiglio nazionale delle ricerche, con il quale il fisico ha sempre intrattenuto stretti rapporti di collaborazione proseguiti ancora di recente con le attività svolte in associatura al nostro Istituto Nanotec. Oltre a compiacerci per questo straordinario risultato – che segue di poco quello del Clarivate Citation Laureates 2021 che lo riconosce studioso più citato al mondo per le pubblicazioni scientifiche – la nostra comunità scientifica lo ringrazia sentitamente per il contributo fondamentale nello studio dei sistemi complessi disordinati alla base di tante linee di ricerca del Cnr. Lamentiamo spesso, e purtroppo a ragione, le molte difficoltà nelle quali si dibatte la ricerca italiana, dalla scarsità di risorse umane e finanziarie alla burocratizzazione, ma questo premio – conclude – è solo l’ultima e straordinaria conferma dell’eccellenza della ricerca scientifica italiana»; dal Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Marco Tavani: «È un grande giorno per la Scienza italiana e per la tradizione della Fisica nel nostro Paese che si realizza con il Nobel a Giorgio Parisi. I suoi studi fondamentali in Meccanica Statistica e dei sistemi complessi possono sembrare lontani ma in realtà sono molto vicini alla nostra vita quotidiana. Sono molto felice per Giorgio Parisi, che ho conosciuto personalmente in questi anni anche come collega all’Accademia dei Lincei. Non vedo l’ora di congratularmi con lui e soprattutto di cercare insieme con lui nuove strategie per mantenere alto il livello scientifico del nostro Paese. Siamo coinvolti in un serrato confronto per avere sempre più attenzione da parte del Parlamento e del Governo riguardo ai fondi per la Ricerca fondamentale, che, come è noto, in Italia sono limitati rispetto ad altre nazioni. Speriamo che questo Nobel possa contribuire a migliorare la situazione».
Corale il commento dell’Istituto di Fisica Nucleare del quale Giorgio Parisi fa parte: «Congratulazioni a Giorgio Parisi per il Premio Nobel per la Fisica 2021!
Siamo profondamente felici per questo massimo tributo dell’Accademia Svedese all’imponente lavoro scientifico di Giorgio Parisi, riconosciuto da molto tempo a livello mondiale. I contributi che Giorgio ha portato alla fisica sono stati sempre profondi e fondamentali, e hanno spaziato attraverso molti campi della ricerca: dalla fisica delle particelle, all’inizio della sua carriera, con il lavoro sviluppato assieme ad Altarelli fondamentale per la comprensione della dinamica delle collisioni protone-protone negli acceleratori di particelle come Lhc, alla meccanica statistica, ai vetri di spin e la materia condensata, ai sistemi complessi, fino ai supercomputer. Il grande merito di Parisi è stato non solo l’aver sempre contribuito in modo determinante ai settori cui si è dedicato, ma averlo anche fatto precorrendo i tempi. Sicuramente caratteristiche salienti della genialità di Giorgio sono il suo ecclettismo e la sua capacità di visione, di anticipare, di capire prima degli altri qual era la direzione da prendere, che cosa sarebbe diventato rilevante per la ricerca. E anche il suo pragmatismo: Parisi è un fisico teorico che è spesso stato in grado di trasferire sul piano concreto i suoi lavori, come nel caso dello studio dei sistemi complessi che ha applicato a molte dinamiche della società. E, infine ma non ultimo, ci fa piacere ricordare che Giorgio è principale rappresentante dell’eccellenza della fisica italiana e della grande scuola di fisica teorica di Roma che ha avuto inizio con Enrico Fermi e negli anni ha contato esponenti di massimo rilievo, tra i quali Altarelli, Cabibbo, Jona-Lasinio, Maiani. Credo che il Premio Nobel a Parisi, al di là della sua motivazione, debba essere interpretato come un tributo alla sua intera carriera scientifica».