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Un altro tentativo per Starliner

Domani alle 13.20 (19.20 ora italiana) è previsto per la navicella Cst-100 Starliner un secondo tentativo di lancio senza equipaggio: lanciata con un razzo Atlas V, Starliner viaggerà dalla Cape Canaveral Space Force Station, in Florida, con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). La capsula spaziale di nuova generazione costruita da Boeing deve ancora dimostrare di esser potenzialmente in grado di portare persone da e verso l’orbita terrestre bassa.

Il primo tentativo, previsto inizialmente per il 30 luglio, è stato annullato a causa dell’incidente avvenuto sulla Iss: lo scorso giovedì 29 luglio, infatti, il modulo russo Nauka ha spinto fuori posizione la Stazione orbitante, a causa di un’inaspettata accensione dei suoi propulsori tre ore dopo un attracco avvenuto con successo. Secondo Vladimir Solovyov, direttore di volo di Roscosmos per la Iss, il problema sarebbe stato un guasto a breve termine del software di Nauka. La Nasa ha voluto attendere quindi che la Stazione spaziale fosse in una configurazione stabile e pronta per l’arrivo di Starliner, prima di procedere con il lancio.
Assetto della Iss ora ristabilito dai controllori russi, nonostante la telemetria pubblicata abbia mostrato escursioni molto maggiori di quelle precedentemente dichiarate: “I rapporti che la Stazione fosse fuori di soli 45 gradi erano prematuri”, ha twittato il 30 luglio Zebulon Scoville, direttore di volo della Nasa per la Iss.

L’Orbital Flight Test-2 (Oft-2) del 3 agosto rappresenta un secondo test senza equipaggio per Starliner, il cui eventuale successo segnerebbe una pietra miliare cruciale, oltre che di svolta, per il sistema messo a punto da Boeing. A differenza del suo concorrente SpaceX, che con Crew Dragon ha inaugurato l’era dello spazio privato oltre un anno fa, Boeing non ha ancora iniziato a trasportare regolarmente astronauti in orbita. Questo ulteriore tentativo per Starliner arriva, infatti, non solo pochi giorni dopo l’annullamento per cause maggiori di settimana scorsa, ma anche un anno e mezzo dopo una primo collaudo con insuccesso nel dicembre 2019: il primo volo verso la Iss per Starliner, sempre senza equipaggio, registrò una serie di inconvenienti che portarono la capsula a fallire nel tentativo di raggiungere il laboratorio orbitante. Starliner allora è tornata sulla Terra senza compiere la sua missione primaria: riuscire a dimostrare che il sistema fosse pronto a trasportare astronauti.

Questo rimane l’obiettivo corrente per Starliner, dopo aver affrontato 80 raccomandazioni prodotte dalle indagini della NASA e della Boeing sul volo fallito.

Il nuovo programma di viaggio per Oft-2 prevede un giorno per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, con un attracco previsto per il 4 agosto alle 19:37 (ora italiana), dove passerà meno di una settimana prima di tornare sulla Terra: il 9 agosto si sgancerà dalla ISS per atterrare negli Stati Uniti occidentali, più precisamente a White Sands nel New Mexico, circa quattro ore dopo.

Intanto, oggi il razzo Atlas V esce di nuovo dal suo edificio di assemblaggio per raggiungere la rampa di lancio: a seguito dell’annullamento del primo tentativo, il veicolo è stato fatto scivolare nella gigante rimessa per proteggerlo dalle intemperie. Ma per domani le previsioni meteorologiche danno una probabilità del 60% di tempo accettabile per il lancio, ottime condizioni per Starliner per riprovare a raggiungere l’ambita meta, la Stazione Spaziale Internazionale, e inaugurare una nuova strada davanti a sé.

 

Crediti immagine in evidenza: NASA

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.