Nel libro Norwegian Wood, lo scrittore norvegese Lars Mytting riesce ad appassionare (anche chi non capisce nulla dell’argomento) all’antica arte scandinava del legno. Dando al tempo stesso una lezione di rispetto dell’ambiente, e di quelle stesse foreste che da generazioni in Norvegia consentono di costruire le case e fare il fuoco. Adesso è un altro autore scandinavo ad applicare nel migliore dei modi la lezione di Mytting all’ambiente spaziale: si tratta dello scrittore finlandese Jari Makinen, che ha ispirato il progetto del primo satellite di legno. Il cui lancio è previsto entro la fine di quest’anno, portando una potenziale rivoluzione al mondo dei cubesat.

Minisatelliti grandi all’incirca come una scatola da scarpe, i cubesat hanno già da tempo reso lo spazio molto più accessibile. La nuova famiglia di nanosatelliti fatti di legno si chiama WISA, brevetto della società finlandese Arctic Astronautics, fondata appunto dallo scrittore e giornalista Makinen. Questi cubesat avranno una misura di 10 centimetri per lato e peseranno circa 1 chilogrammo.

Il primo esemplare sarà lanciato nell’ambito di una missione che punta a testare nelle condizioni estreme dello spazio il comportamento e la durata degli speciali pannelli di compensato che rivestono il cubesat. Impresa a cui partecipa anche l’Agenzia spaziale europea, che fornirà alla missione una suite speciale di sensori. Anche l’Europa dunque sembra scommettere sui satelliti di legno, come parte di uno sforzo più ampio per rendere lo spazio più sostenibile e sperimentare tecnologie innovative per affrontare il problema dei detriti spaziali.

 

 

Credits: Arctic Astronautics – Kitsats https://arcticastronautics.fi/