La stragrande maggioranza dei pianeti in orbita attorno a stelle lontane viene scoperta dagli astronomi attraverso il metodo del transito. Ora, un team di scienziati del Max Planck Institute, è riuscito ad ottenere la prima conferma diretta di un esopianeta, già rilevato nel 2009 mediante imaging diretto, utilizzando il metodo di misurazione della velocità radiale, un metodo che rileva la debole attrazione gravitazionale che il pianeta stesso può esercitare sulla stella.

Attraverso lo strumento Gravity del Very Large Telescope in Cile, gli astronomi hanno potuto osservare il debole bagliore del pianeta, situato a circa 63 anni luce dalla Terra, accanto ai bagliori luminosi della sua stella madre. sua stella madre.

L’esomondo in questione è Beta Pictoris C, situato nella Costellazione del Pittore, così vicino alla sua stella che gli occhi dei più potenti telescopi non sono stati in grado di osservarlo direttamente finora.

Le misurazioni della velocità radiale sono state utilizzate per molti decenni dagli astronomi per rilevare esopianeti, ma mai prima d’ora è stato possibile ottenere un’osservazione diretta attraverso questa tecnica.

L’accuratezza dello strumento e la precisione dei dati di velocità radiale acquisiti, hanno permesso al team di stabilire nel dettaglio il moto orbitale di Beta Pictoris C, nonché la sua esatta posizione.

L’esomondo è il primo pianeta rilevato e confermato con la misurazione della velocità radiale e l’imaging diretto, e gli astronomi potranno ora combinare queste due tecniche ed ottenere sia la luminosità che la massa dell’esopianeta.

I risultati delle osservazioni potranno essere applicati d’ora in avanti nella ricerca di nuovi mondi, aiutando così gli scienziati a perfezionare i modelli di formazione planetaria.