Il primo evento sismico mai registrato sul mondo rosso è stato catturato da InSight, la sonda Nasa atterrata nel novembre 2018 e dotata di un sismografo che ha rilevato un debole tremore proveniente dai meandri del pianeta.

“La scossa è stata misurata il 6 aprile – commenta Angelo Zinzi dello Space Science Data Center dell’Asi – ovvero nel 128esimo giorno di missione di InSight. Il lander è dotato di un sismografo, chiamato Seis, che ha misurato per la prima volta la scossa. Si pensa possa essere causata da un fenomeno interno al pianeta e non, ad esempio, dal vento: il sismografo infatti registra anche vibrazioni dovute al vento, che quindi non sono assolutamente sismiche.”

I dati raccolti da InSight sono ancora in fase di elaborazione, e ci vorrà quindi ancora un po’ di tempo prima della conferma definitiva che si tratta di un sisma. Gli esperti Nasa avevano già registrato eventi apparentemente simili nei mesi scorsi, ma li avevano quasi immediatamente esclusi. “Hanno registrato almeno altre 3 scosse precedenti – spiega Zinzi –  ma solo a livello di rumore. Questa è un po’ più forte ma comunque rispetto agli standard terrestri siamo ancora nel rumore di fondo: non sarebbe un terremoto che fa notizia sulla Terra.”

La principale differenza rispetto al nostro pianeta è che qui abbiamo la tettonica a placche, che genera i terremoti spostando le placche e le faglie. Marte, così come la Luna, non ha una tettonica attiva, ma il raffreddamento del pianeta causa contrazioni del sottosuolo che possono dare origine a piccole scosse.

“Questo sisma può essere catalogato intorno a una magnitudo di 2-2.5 – conclude Zinzi – e quindi è davvero poca cosa rispetto alla Terra. Ma come hanno detto alcuni ricercatori coinvolti, questo comunque dà inizio alla sismologia marziana, visto che non c’erano prima strumenti in grado di misurare questo tipo di eventi su Marte.” Si apre così un nuovo capitolo dell’esplorazione del nostro sistema solare: i cosiddetti martemoti erano stati ipotizzati da tempo dagli scienziati, ma questa, se confermata, sarebbe la prima misurazione diretta del fenomeno, che permetterà a InSight di comprendere meglio la struttura interna del pianeta rosso.