Circa 4 miliardi di anni fa, una serie di reazioni chimiche nell’ambiente terrestre, ha portato alla formazione di molecole organiche e successivamente di strutture più complesse. Molti scienziati, ritengono che gli amminoacidi siano in parte responsabili di questi cambiamenti, che hanno portato allo sviluppo della vita come la conosciamo oggi. Uno studio guidato dallo Scripps Research Institute in California, ha cercato di fare luce sui processi che hanno portato allo sviluppo della vita, in particolare i ricercatori si sono focalizzati sul ruolo dei peptidi nella Terra prebiotica. Nel dettaglio, i peptidi vengono prodotti quando due o più blocchi di amminoacidi si collegano e formano le proteine, che compongono ogni organismo vivente.
Come mai ogni essere vivente sulla Terra forma le sue proteine dallo stesso gruppo composta da 20 amminoacidi? Nella Terra prebiotica, ci sarebbe dovuta essere una scelta molto più ampia di amminoacidi e gli scienziati ritengono che quei 20 debbano aver avuto una marcia in più rispetto agli altri, per emergere. Durante la fase di sperimentazione, gli scienziati hanno confrontato gli amminoacidi presenti nelle proteine con quelli non rilevati negli organismi viventi. Gli amminoacidi delle proteine hanno maggiori probabilità di collegarsi spontaneamente per formare grandi macromolecole senza richiedere altri composti, come enzimi o agenti attivanti.
Lo studio suggerisce che la dipendenza della vita da questi 20 amminoacidi non è un caso. Comprendere il funzionamento dei peptidi è importante non solo per capire da dove veniamo ma anche per la chimica sintetica, che consente di creare nuove molecole da utilizzare nel trattamento di molte malattie. Nella seconda fase dello studio, gli scienziati hanno intenzione di studiare le interazioni tra amminoacidi ed Rna, l’ingrediente iniziale che potrebbe aver reso possibile il primo passo verso l’evoluzione.