Un insieme di stelle scintillanti, gas e polveri che si staglia sullo sfondo scuro dello spazio: così, allo sguardo di Hubble, si presenta la galassia a spirale Ngc 4248, situata ad una distanza di circa 24 milioni di anni luce, nella costellazione settentrionale dei Canes Venatici (Cani da Caccia). Scoperta il 9 febbraio 1788 da William Herschel e nota anche come Leda 39641 e Ugc 7335, Ngc 4248 fa parte dello stesso gruppo della vasta galassia a spirale Messier 106.

Il ‘ritratto’ di Ngc 4248, scattato da Hubble con lo strumento Wfc 3 (Wide Field Camera 3), fa parte di un gruppo di immagini che il telescopio ha realizzato nell’ultravioletto nell’ambito di una specifica mappatura dedicata a 50 galassie vicine in cui sono presenti zone di formazione stellare. Questo ‘atlante’ di galassie comprende tutte le tipologie di forma, massa e struttura. Gli astronomi utilizzano i dati del repertorio di Hubble per approfondire sia i processi di formazione stellare in questa ‘famiglia’ di galassie, sia l’evoluzione degli ammassi di stelle. L’attenzione degli studiosi è puntata soprattutto sulle interazioni, nei meccanismi che portano alla nascita di nuovi astri, tra le proprietà della galassia che ospita la nursery e il mezzo interstellare, vale a dire i gas e le polveri che riempiono lo spazio tra le singole stelle.

Hubble, che due anni fa ha celebrato le sue ‘nozze d’argento’ con lo spazio, è stato lanciato il 24 aprile 1990 con lo Shuttle Discovery (missione Sts-31) e due giorni dopo è stato liberato nel cosmo dal braccio robotico della navetta. Il telescopio è ancora in piena attività e, in base ad un’estensione della sua missione approvata a giugno 2016, sarà operativo fino al 30 giugno 2021. Il testimone di Hubble verrà raccolto dal James Webb Space Telescope (Jwst), nuovo e ancor più potente telescopio spaziale, frutto di una collaborazione internazionale tra Nasa, Esa e Canadian Space Agency (Csa).  Il Jwst, che deve il suo nome a James Webb (amministratore della Nasa dal 1961 al 1968), ad ottobre 2018 verrà lanciato dalla base di Kourou in Guyana francese a bordo di un vettore Ariane 5. Per oltre due anni, quindi, Hubble si troverà ad operare insieme al suo successore in una sorta di scambio di consegne ‘cosmico’.