Hanno addestrato un algoritmo d’intelligenza artificiale e setacciato vent’anni di dati delle sonde Mars Express ed ExoMars Trace Gas Orbiter. In questo modo, un gruppo di scienziati è riuscito a costruire il primo catalogo globale dei diavoli di polvere (dust devil), le caratteristiche colonne d’aria che spiraleggiano sulla superficie del Pianeta Rosso.
Oltre mille vortici registrati, di cui centinaia con direzione e velocità di movimento precise, rivelano che i venti di Marte sono molto più forti di quanto previsto. Sferzano fino a circa 160 chilometri orari, velocità che – a causa dell’atmosfera rarefatta – un essere umano percepirebbe appena.
Questi mini-tornado sono più comuni in primavera e in estate, nelle ore centrali del giorno. Molti si formano in regioni specifiche come Amazonis Planitia, dove il terreno sabbioso favorisce la nascita dei vortici. Possono modulare la temperatura, raffreddando le giornate e trattenendo calore durante la notte, favorire la formazione di nubie perfino facilitare la dispersione di vapore acqueo nello spazio.
Oltre a migliorare i modelli climatici di Marte, il catalogo sarà cruciale per la pianificazione delle missioni future. Conoscere la direzione e l’intensità dei venti permette di scegliere siti di atterraggio più sicuri e di stimare quanta polvere potrebbe accumularsi sui pannelli solari dei rover. Non a caso, l’Agenzia Spaziale Europea ha già iniziato a utilizzare questi dati per preparare la missione del rover ExoMars Rosalind Franklin, il cui atterraggio è previsto per il 2030, lontano dalla stagione delle grandi tempeste di polvere.