La cometa interstellare 3I/Atlas, individuata nel luglio 2025, è il terzo oggetto interstellare scoperto a transitare nel nostro sistema planetario. La sua traiettoria e l’altissima velocità, oltre 200 mila chilometri orari, dimostrano la sua origine extrasolare.
Fino a qualche giorno fa l’abbiamo potuta osservare utilizzando i telescopi terrestri, ma ora la sua orbita l’ha portata oltre il Sole, rispetto al nostro punto di vista, rendendo impossibile puntarla con gli strumenti disponibili sul nostro pianeta.
Grazie a una flotta di sonde Esa e Nasa però, già in missione nello spazio con altre finalità, potremo continuare a seguire la sua attività anche mentre si trova in una posizione nascosta rispetto alla Terra.
Nei prossimi giorni gli orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea Mars Express ed ExoMars Tgo la seguiranno dal Pianeta Rosso. Anche la missione Nasa Psyche, diretta verso l’asteroide omonimo situato nella fascia principale, ne catturerà i dati.
Il momento più importante arriverà nei primi di novembre quando la cometa avrà superato il passaggio per il perielio, il punto più vicino al Sole. In questa fase, in cui toccherà il suo picco di attività grazie al calore accumulato dal Sole che vaporizzerà i suoi ghiacci, entrerà in gioco la missione europea Juice, ora in viaggio verso le lune di Giove, che punterà i suoi strumenti verso 3I/Atlas all’inizio e soprattutto alla fine del mese, quando avrà la possibilità di effettuare osservazioni più lunghe.
Grazie a questo monitoraggio continuo, gli scienziati potranno analizzare a fondo la composizione chimica del visitatore interstellare e confrontarla con le comete che fanno parte del Sistema Solare. Il risultato ci dirà se gli ingredienti che formano i pianeti locali sono comuni in tutta la galassia o se 3I/Atlas porta con sé elementi esotici, provenienti da un altro sistema stellare.
In ogni caso, si tratta di un’occasione unica in cui, per la prima volta, varie sonde già operative lavoreranno insieme per carpire il più possibile i segreti del misterioso oggetto extrasolare.
Immagine di apertura: 3I/Atlas catturata con il Gemini South Telescope. Crediti: International Gemini Observatory/NoirLab/Nsf/Aura/Shadow the ScientistImag. Processing: J. Miller & M. Rodriguez, T.A. Rector, M. Zamani
Crediti video: Nasa, Esa, Eso
Musiche: Science Documentary, Lexin Music