👉 Seguici anche sul nostro canale WhatsApp! 🚀
Il lancio del razzo Pslv-C61, dell’agenzia spaziale Isro, non è andato a buon fine. Il vettore indiano, un potente booster a quattro stadi, avrebbe dovuto portare in orbita polare il satellite per immagini radar Eos-09, ma circa sei minuti dopo il distacco dalla rampa di lancio i motori hanno iniziato a perdere potenza. I primi due stadi del razzo hanno funzionato correttamente, il problema si è presentato subito dopo l’accensione del terzo, che non ha prodotto una spinta sufficiente per far mantenere il vettore sulla traiettoria prevista per l’inserzione orbitale.
Le cause dietro questo calo di potenza non sono state ancora chiarite dagli analisti, il direttore dell’agenzia indiana V. Narayanan ha comunicato che è in corso un’investigazione per scoprire esattamente cosa abbia provocato il guasto.
Secondo il programma, il lanciatore Pslv avrebbe dovuto rilasciare il satellite Eos -09 18 minuti dopo il lancio, a un’altitudine di 535 chilometri che purtroppo non è riuscito a raggiungere.
A gennaio scorso la Isro aveva festeggiato il centesimo lancio spaziale, con la messa in orbita del satellite per la navigazione Nvs-02. Un traguardo costellato di successi, l’agenzia spaziale indiana può infatti vantare una bassissima percentuale di fallimenti, il mancato obiettivo di questa ultima partenza è soltanto il terzo in 32 anni di attività.
Il Pslv, Polar Satellite Launch Vehicle è tra i principali razzi adottati dalla Isro e finora ha volato 63 volte. Nel 2017 ha stabilito un record, mettendo 104 satelliti in orbita eliosincrona con un solo lancio.
L’Eos-09, il satellite nel vano di carico che purtroppo è andato perduto, era identico all’Eos-04, già in orbita dal 2022. Dotato di un Radar ad Apertura Sintetica, avrebbe dovuto fare osservazioni e scansioni di vari settori del pianeta Terra e probabilmente, come il suo gemello, attività di natura militare.
CREDITS: Isro
MUSIC: Global Tech News – MusicInMedia