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‘Oumuamua, una ‘semplice’ cometa?

Si torna a parlare di ‘Oumuamua, il misterioso visitatore interstellare a forma di sigaro che negli ultimi anni ha suscitato le più fantasiose ipotesi sulla sua origine. Un nuovo studio pubblicato oggi su Nature suggerisce quella che gli autori hanno definito ‘una spiegazione sorprendentemente semplice’ del comportamento di ‘Oumuamua. L’oggetto sarebbe effettivamente una cometa, come già ipotizzato da diversi scienziati, spinta nello spazio da piccole quantità di idrogeno gassoso fuoriuscite dal suo nucleo ghiacciato. Da questo semplice processo chimico dipenderebbe la strana traiettoria di ‘Oumuamua, che ad oggi ha fatto tanto discutere.

‘Oumuamua, il cui nome potrebbe essere tradotto in ‘messaggero che viene da lontano’, è stato scoperto nell’ottobre 2017 dal telescopio Pan-Starss 1 alle Hawaii. Era il primo oggetto proveniente dall’esterno del Sistema solare mai osservato, e per questo molti altri telescopi hanno puntato gli occhi su di lui, raccogliendo una grande quantità di dati. L’oggetto ha attraversato, velocissimo, il nostro sistema planetario per poi allontanarsi nel giro di qualche settimana.

Ma nei mesi e negli anni successivi sono continuate a fioccare teorie sulla sua natura: cometa, asteroide, iceberg di idrogeno, frattale di polvere, frammento di pianeta, addirittura astronave aliena. L’aspetto più inspiegabile era la traiettoria di ‘Oumuamua, diversa da quella di qualunque altro oggetto conosciuto, incluse le comete.

Il nuovo studio su Nature affronta il problema da una prospettiva differente, quella astrochimica. Jennifer Bergner, chimica all’Università di Berkeley, ha ipotizzato che una cometa in viaggio attraverso il mezzo interstellare potesse venire per così dire ‘cotta’ dalle radiazioni cosmiche, producendo come risultato idrogeno. Un’ipotesi che ha trovato conferma in diverse ricerche sperimentali pubblicate tra gli anni ’70 e ’90. Lavorando con il collega Darryl Seligman dell’Università di Cornell, la ricercatrice ha costruito un modello che sembra coerente con i dati osservativi.

Secondo lo studio, il responsabile dello strano moto di ‘Oumuamua sarebbe appunto l’idrogeno prodotto da questo processo chimico e rilasciato a causa del riscaldamento del ghiaccio durante il passaggio dell’oggetto attraverso il Sistema solare. Non resta dunque che attendere gli sviluppi del mistero di ‘Oumuamua, per capire se la spiegazione giusta è effettivamente la più semplice.

 

Crediti immagine in apertura: Nasa, Esa, Joseph Olmsted & Frank Summers – STScI

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica