Cielo parzialmente nuvoloso sul pianeta rosso. A improvvisarsi meteorologo marziano è Curiosity, che si è dedicato fare un po’ di scienza atmosferica su Marte. Un compito tutt’altro che facile per il rover della Nasa, le cui telecamere sono state progettate per studiare il suolo più che il cielo marziano. Eppure, utilizzando speciali tecniche di imaging, il team del Jpl è riuscito a identificare il suggestivo passaggio di nubi che potete vedere in queste immagini.

Curiosity ha utilizzato la sua telecamera di navigazione per analizzare le nuvole marziane da due prospettive differenti: questo ha permesso di calcolarne la posizione e la composizione. Si tratta di nubi piuttosto alte, a quasi 80 chilometri sopra la superficie. Una zona molto fredda, il che suggerisce una composizione prevalentemente di ghiaccio e anidride carbonica.

Questi risultati si uniscono alla ricca collezione di dati raccolti da Curiosity, che tra poco festeggerà il suo decimo anno di esplorazione marziana. Ma l’età non sembra farsi sentire per il rover: giunto su Marte il 5 agosto 2012, il predecessore di Perseverance è più attivo che mai. Tanto che la scorsa estate ha iniziato una nuova avventura: inerpicarsi sul primo tratto del Monte Sharp, una montagna di 8 chilometri da cui adesso ha immortalato anche le nubi marziane.