Dopo l’annuncio ufficiale del 31 dicembre, in cui l’Amministrazione Biden – Harris si impegna a proseguire fino al 2030 le attività sulla Iss, la Nasa ha pubblicato un aggiornamento dell’International Space Station Transition Report redatto nel 2018. Oltre a descrivere gli obiettivi di questo decennio, il rapporto descrive come questi porteranno a una transizione graduale verso nuovi mercati per una fiorente economia spaziale. Attraverso la collaborazione con partner privati e statali (Roscosmos, Esa, Jaxa e Csa), i risultati dell’attuale supporto alle ricerche, all’esplorazione dello spazio profondo e ai voli spaziali, segneranno il passaggio verso nuove stazioni e Destinazioni Commerciali in Bassa Orbita Terrestre (Cld).
«La Stazione Spaziale Internazionale sta entrando nel suo terzo e più produttivo decennio come piattaforma scientifica rivoluzionaria in microgravità» ha dichiarato Robyn Gatens, direttore della Iss presso la sede della Nasa. «In questo decennio, grazie al rapporto di successo con i nostri partner globali, potremmo verificare le tecnologie di esplorazione e di ricerca umana, supportare la scoperta dello spazio profondo, continuare a restituire benefici medici e ambientali all’umanità e gettare le basi per un futuro commerciale nella bassa orbita terrestre (Leo)».
Per prepararsi alla transizione, la Nasa, che supporta circa il 50% delle operazioni a bordo della Iss, ha già selezionato alcune Compagnie per la progettazione di tre stazioni spaziali commerciali a volo libero, tra queste Blue Origin, Nanoracks e Northrop Grumman Systems Corporation. «Il settore privato è tecnicamente e finanziariamente in grado di sviluppare e gestire destinazioni commerciali in bassa orbita terrestre con l’assistenza della Nasa. Non vediamo l’ora di condividere la nostra capacità ed esperienza con il settore privato e aiutarlo a sviluppare nuove destinazioni nello spazio che siano sicure, affidabili ed economiche», ha detto Phil McAlister, direttore dello spazio commerciale presso la Nasa. «Il rapporto che abbiamo consegnato al Congresso descrive, nel dettaglio, il nostro piano globale per garantire una transizione senza intoppi verso le destinazioni commerciali dopo il ritiro dell’Iss nel 2030».
Al pari delle strategie dell’Esa volte a intensificare le attività spaziali, parte del programma di transizione della Nasa è rivolto a Ispirare: «I giovani di oggi sono gli esploratori di domani sulla Luna e su Marte; i giovani di oggi sono gli scienziati, gli ingegneri e i ricercatori di domani – si legge nel rapporto – E’ un impegno cruciale mantenere nei giovani di oggi la curiosità e l’interesse verso l’esplorazione spaziale». Oltre al continuo coinvolgimento attraverso le piattaforme social e opportunità di carriera, da oltre due decadi, ogni anno le attività Stem (o Stim in italiano, Scienza Tecnologia Ingegneria Matematica) appassionano oltre un milione e mezzo di studenti americani attraverso il programma Lezioni dallo spazio. Gli allievi hanno l’opportunità di sviluppare strumenti per la Stazione spaziale e collaborare direttamente con gli astronauti; circa 800 dei loro esperimenti sono stati utilizzati nel laboratorio orbitante.
La decisione di estendere le operazioni e i recenti accordi della Nasa per lo sviluppo di stazioni spaziali commerciali, garantiscono presenza e capacità umane continue, aspetti necessari per la riuscita del piano di transizione.