Un totale di 34 satelliti per l’avvio della banda larga OneWeb, sono stati lanciati il 21 agosto dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.

Il lancio, avvenuto con un razzo Soyuz, ha segnato la prima missione commerciale che Arianespace ha eseguito con l’affiliata franco-russa Starsem dal cosmodromo più vecchio del mondo, dopo i lanci dal sito russo di Vostochny.

La missione, che ha subito una serie di rinvii dovuti a cause tecniche, è durata tre ore e 45 minuti. I satelliti si sarebbero separati dal lanciatore durante nove sequenze eseguite con successo, portando a 288 il numero di satelliti a bassa orbita terrestre per i servizi internet per cui è prevista l’operatività dal prossimo anno.

L’ultimo lancio di OneWeb rappresenta la terza missione di Arianespace in 23 giorni con tre diversi veicoli di lancio. Ariane 5  ha lanciato i satelliti per le comunicazioni Star One D2 ed Eutelsat Quantum, il 30 luglio da Kourou, nella Guyana francese, segnando il primo volo del razzo dopo quasi un anno. Il 16 agosto, un razzo Vega ha lanciato il satellite Pléiades Neo e 4 CubeSat sempre dalla base spaziale europea dalla Guyana francese.

Dopo nove missioni per OneWeb, Arianespace, la prima compagnia mondiale per il trasporto spaziale commerciale, prevede di eseguire altri dieci lanci  entro 2022 e ampliare la sua rete a 648 satelliti per una copertura globale.

«Stiamo assistendo a un’enorme domanda per i nostri servizi da parte dei clienti globali e siamo incredibilmente entusiasti di ampliare la nostra rete prima del suo lancio commerciale», ha dichiarato Neil Masterson, l’amministratore delegato di OneWeb. «Questo successo è dovuto alla nostra abile squadra e ai nostri partner in tutto il mondo. L’obiettivo è far crescere la costellazione di OneWeb e portare la connettività a coloro che si trovano nei luoghi più difficili da raggiungere».

OneWeb ha annunciato il 12 agosto di aver ricevuto un investimento strategico di 300milioni di dollari, sebbene sia ancora in fase di approvazione, da Hanwha Techwin, la multinazionale della Corea del Sud. Secondo un portavoce della società di comunicazioni, la multinazionale indiana Bharti Enterprises rimarrà la «maggiore azionista» di OneWeb con sede nel Regno Unito dopo la transazione con Hanwha.