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Pronto Paolo ci senti?

Paolo Nespoli in collegamento dalla Iss

di Paolo D’Angelo

Un Paolo in gran forma si è collegato oggi con l’auditorium dell’Agenzia Spaziale Italiana per la prima inflight call della missione Vita. “Ho ritrovato la stazione spaziale così come io l’avevo lasciata” ha risposto Nespoli ad una delle domande poste dai giornalisti presenti.

L’astronauta dell’Esa, al suo terzo volo nel cosmo, ha scherzato anche sulla sua età non più giovanissima. “Per andare nello spazio non serve essere Superman, basta essere persone normali” ha detto l’astronauta che ha da poco compiuto 60 anni “Siamo nello spazio proprio per cercare di capire come funziona il nostro corpo e anche per indagare se nel futuro potremo affrontare viaggi fuori del sistema solare”.

Nespoli rimarrà sulla Stazione Spaziale Internazionale per oltre 4 mesi e mezzo studiando, tra le altre cose, gli effetti della prolungata assenza di peso sul suo corpo. L’astronauta ha anche detto di aver parlato per 10 minuti domenica scorsa con la famiglia e in diretta ha tirato fuori da una tasca il Trasformer che il figlio Max gli ha dato e che lui ha utilizzato, nelle fasi di lancio, come “indicatore di zeroG”.
L’astronauta ha inoltre ricordato il contributo che l’industria italiana attraverso la nostra Agenzia Spaziale ha dato per la realizzazione di questo fantastico laboratorio unico la mondo. Anzi possiamo letteralmente dire: fuori dal mondo. “Rispetto alla mia missione precedente” ha continuato Nespoli oggi facciamo molta più ricerca, mentre prima, parte del nostro tempo, lo impiegavamo per sistemare tutte le cose in una stazione appena assemblata”.
Paolo Nespoli, arrivato sulla ISS solo 5 giorni fa, si sta addestrando anche ad agganciare la capsula cargo Dragon della società Space X il cui lancio è in programma per il prossimo 13 agosto. “Siamo solo all’inizio della missione” ha detto concludendo con entusiasmo “ma contiamo di fare fuochi d’artificio!”

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