X

Il rientro di Starliner slitta al 22 giugno

👉 Seguici anche sul nostro canale WhatsApp! 🚀

 

Il rientro a Terra di Starliner subisce un ulteriore ritardo. La navicella protagonista del primo volo di prova con equipaggio verso la Iss della Boeing rimarrà attraccata al laboratorio orbitante almeno fino al 22 giugno. Lo ha comunicato Nasa, sottolineando che il tempo supplementare consentirà al team della missione, chiamata Boeing Crew Flight Test, di finalizzare la pianificazione e le operazioni di partenza.

Decollata il 5 giugno con a bordo gli astronauti Nasa Butch Wilmore e Suni Williams, la missione della Cst-100 Starliner ha come scopo quello di testare i sistemi della navicella, sia in volo sia durante l’attracco alla Iss, per ottenere dalla Nasa la certificazione per il trasporto regolare di equipaggi verso la stazione. La navicella della Boeing si è agganciata al laboratorio orbitante lo scorso 6 giugno per una permanenza in orbita inizialmente prevista di 8 giorni.

I piani Nasa si sono però modificati dopo aver riscontrato complessivamente 5 perdite di elio su Starliner: una prima del lancio, due poche ore dopo il decollo e altre due dopo l’attracco alla Iss. Queste perdite sono state tamponate durante il docking della navicella alla Iss tramite la chiusura dei collettori dell’elio nel sistema di propulsione – operazione avvenuta dopo l’aggancio del 6 giugno.

In questo scenario, l’agenzia ha confermato la settimana scorsa che le perdite riscontrate non precluderebbero il rientro in sicurezza della navicella con a bordo i due astronauti Nasa. Nello lo stesso comunicato, la Nasa ha però annunciato un primo slittamento, posticipando il rientro della missione, inizialmente previsto per il 14 giugno, a non prima del 18 giugno.
Il motivo ufficiale di questo ritardo era evitare un conflitto con la passeggiata spaziale che gli astronauti della Nasa Tracy Dyson e Matt Dominick avrebbero dovuto effettuare il 13 giugno. Questa attività extraveicolare è stata tuttavia annullata per un problema con le tute spaziali. Le nuove disposizioni dell’agenzia statunitense rinviano adesso il rientro di Wilmore e Williams almeno fino al 22 giugno, per ragioni che sembrano più legate a protocolli di sicurezza prima del rientro.

Nei prossimi giorni, Starliner affronterà infatti test aggiuntivi rispetto a quelli finora previsti per ottenere la certificazione Nasa. Una delle nuove prove vede come protagonisti i propulsori di poppa della navicella. Sette degli otto propulsori saranno attivati in due impulsi della durata totale di circa un secondo. Questa prova permetterà di valutare come si comporterà Starliner quando sarà agganciata alla Stazione in future missioni della durata massima di sei mesi.

Nel complesso, una revisione della performance dei propulsori del veicolo sarà probabilmente necessaria. Ad oggi, cinque propulsori del sistema di controllo a reazione sono stati fonte di problemi durante la fase di docking alla Iss del 6 giugno – inconveniente che ha portato alla loro disattivazione. Il team della Nasa è stato comunque in grado di risolvere i problemi su quattro dei propulsori, consentendo così l’aggancio di Starliner, ma le cause di questo malfunzionamento devono ancora essere accertate.

«Stiamo continuando a comprendere le capacità di Starliner per prepararci all’obiettivo a lungo termine di compiere una missione di sei mesi con attracco alla stazione spaziale», ha dichiarato Steve Stich, responsabile del Nasa Commercial Crew Program.

 

Immagine in evidenza: la vista dalla cupola della Iss che mostra la navicella Starliner della Boeing, parzialmente oscurata, agganciata alla porta anteriore del modulo Harmony. Crediti: Nasa

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.