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Cina pronta al lancio di nuovi satelliti per le comunicazioni con la Luna

La Cina si prepara al lancio imminente di nuovi satelliti a supporto delle future missioni di esplorazione lunare, Queqiao-2 e la coppia Tiandu 1 e 2.

Sono da poco arrivati allo spazioporto di Wenchang e secondo i media cinesi il lancio dovrebbe avvenire nella prima metà del 2024, nonostante sembrerebbe già programmato tra febbraio e marzo. I tre satelliti saranno lanciati a bordo di un razzo Long March 8 e, una volta entrati in orbita lunare, si separeranno per svolgere i diversi compiti.

La Cina continua, dunque, a sviluppare la sua infrastruttura lunare. Queqiao-2 va a integrare il lavoro del suo predecessore che fa da ponte per le telecomunicazioni con la missione Chang’e-4, dal 2019 presente sul lato nascosto della Luna con il suo rover. Pesa circa tre volte di più e supporterà sia la missione Chang’e-4 che le future 6, 7 e 8.

Il Tiandu-1 pesa 61 chili, trasporta un carico utile di comunicazione integrato a doppia banda Ka, un retroriflettore laser, un router spaziale e altri carichi utili. Il Tiandu-2, da 15 chili, trasporta un carico utile per le comunicazioni. L’obiettivo dei satelliti Tiandu è quello di inviare informazioni alla costellazione Queqiao. Un supporto per le operazioni sulla superficie lunare, sia robotiche sia con equipaggio, in particolare al polo sud lunare e sul lato nascosto della Luna per cui le comunicazioni con la Terra sono più limitate. I test iniziali di Tiandu sono quindi propedeutici alla costruzione di infrastrutture a supporto della Stazione Internazionale di Ricerca Lunare (Ilrs) guidata dalla Cina, un progetto che mira a stabilire una base lunare già nel prossimo decennio.

I satelliti Tiandu sono i primi a essere sviluppati dal Deep Space Exploration Laboratory (Dsel) istituito dall’agenzia spaziale cinese (Cnsa) nel 2022 per supportare i piani di esplorazione lunare e dello spazio profondo. Dsel ha anche svolto un ruolo diplomatico per l’Ilrs volto alla ricerca di partner internazionali.

 

Immagine di copertina: Illustrazione della base lunare cinese – Crediti: Cnsa

Barbara Ranghelli: Giornalista