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Virgin Galactic: il turismo spaziale? Un affare ancora embrionale

La compagnia dedicata ai voli spaziali suborbitali dell’imprenditore inglese Richard Branson ha dichiarato che l’attività non rende un fatturato considerevole, ma lavora per rendere lo spazio accessibile ai privati.

L’annuncio, a conti fatti, arriva da Michael Colglazier, amministratore delegato di Virgin Galactic alla presentazione dei risultati che chiudono il secondo trimestre del 2023 con un fatturato di 2 milioni di dollari, mentre prevede entrate di appena 1 milione di dollari nei prossimi due trimestri.

La motivazione, spiega Colglazier, deriva dal fatto che i voli più redditizi siano quelli dedicati alla ricerca, piuttosto che all’attività del turismo spaziale.

Il 29 giugno scorso, infatti, dopo una serie di test, lo spazioplano suborbitale SpaceShipTwo è partito per la sua prima missione commerciale ‘Galactic 01’, con una delegazione di ricercatori finanziata dall’Aeronautica Militare Italiana.

Mentre i voli di ricerca generano circa 600mila dollari a biglietto e i voli turistici quasi la metà, l’azienda ha riservato solo 100 dei suoi primi 1000 posti per i clienti della ricerca.

«’Galactic 02‘ porrà le basi per una nuova era di voli spaziali umani suborbitali che amplieranno notevolmente l’accesso allo spazio per i privati» ha dichiarato Colglazier alla rivista online SpaceNews. Il volo è previsto per il prossimo 10 agosto col veicolo Vss Unity dall’aeroporto spaziale della compagnia ‘Spaceport America’ in Nuovo Messico.

L’idea è quella di lanciare con cadenza mensile, di aumentare il prezzo del biglietto, che è già passato da 200mila a 450mila dollari e, con l’introduzione degli aeroplani Delta di nuova generazione prevista nel 2026, saranno fissate nuove tariffe. Inoltre, mentre sulla Unity il quarto posto è riservato a un addestratore di astronauti, la società prevede in futuro di aggiungere il quarto cliente pagante.

Virgin Galactic, nonostante perdite di oltre cento milioni in un solo trimestre, continua a investire grazie alla vendita di azioni. L’amministratore ha confermato che al momento è sospeso lo sviluppo del vettore SpaceShip III per dedicarsi al potenziamento delle navicelle Unity e allo studio dei veicoli Delta.

 

Immagine in evidenza: Vss Unit – Crediti: Virgin Galactic

Barbara Ranghelli: Giornalista