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Dragon verso la ISS con carico maggiore in attesa di Cygnus

Dopo due rinvii a causa del maltempo, è partita ieri su un razzo Falcon 9 da Cape Canaveral in Florida, la missione Crs-28 di SpaceX con un cargo per la Stazione Spaziale Internazionale. Sia la navicella che il primo stadio del razzo sono riutilizzabili. Il booster è quindi rientrato poco dopo il lancio sulla Drone Ship situata sull’Atlantico nei pressi della base spaziale.

La navicella Dragon attraccherà oggi e resterà in orbita per circa tre settimane.

La prossima missione del Commercial Resupply Services per cui la Nasa ha incaricato anche la Northrop Grumman col veicolo spaziale Cygnus, ancora non è in grado di programmare il prossimo lancio a causa delle anomalie riscontrate nella precedente missione Ng-18.

Per questa ragione, i rifornimenti della Cargo Dragon per l’equipaggio sono maggiori del previsto: 1110 chilogrammi rispetto ai 745 della missione precedente, mentre gli esperimenti scientifici da passano da 975 a 266 chilogrammi. IL cargo trasporta anche nuovi pannelli solari che Irosa che aumenteranno la capacità della stazione di generare energia; saranno installati con due passeggiate spaziali programmate per il 9 e il 15 giugno.

Tra gli esperimenti della Crs-28 sono inclusi anche test per studiare la crescita delle piante nello spazio e l’osservazione di fulmini diretti verso l’alto durante i temporali. La Dragon trasporta anche cinque cubesat tra cui Essence che monitorerà lo scongelamento del permafrost nelle regioni artiche, e Iris, che studierà come l’ambiente spaziale influenza i minerali.

Intanto la Northrop sta studiando una nuova versione del razzo Antares in cui sostituirà il motore russo Rd-181 nel primo stadio con uno nuovo della Firefly Aerospace in fase di sviluppo.

 

Immagine in evidenza: lancio della navicella Dragon del 5 giugno 2023 – Crediti: SpaceX

 

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.