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Poli lunari erranti

“Piccoli” ma utili a individuare uno spostamento dei poli lunari che risale a 4,25 miliardi di anni, prima della loro formazione: sono i crateri lunari da impatto asteroidale.

I piccoli crateri sulla Luna sono stati ‘cancellati’ grazie a una simulazione al computer, riportando indietro l’orologio temporale, che ha fornito ai ricercatori la visione di una Luna primordiale.

Lo studio, firmato dagli scienziati del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, è stato pubblicato su Planetary Science Journal.

Le informazioni sui poli erranti possono essere utili per comprendere l’evoluzione della Luna: lo stato delle risorse, come l’acqua, sulla sua superficie. I poli erranti non sono una novità: si parla di True Polar Wander. Per le leggi della fisica, un oggetto continua a girare in base a come la massa si distribuisce durante la rotazione.

Gli scienziati hanno trovato acqua ghiacciata nelle regioni in ombra vicino ai poli della Luna, ma non sanno ancora quanta ce ne sia. Se la Luna avesse spostato drasticamente le posizioni dei suoi poli verso una regione più calda e meno in ombra, come l’equatore, l’acqua ghiacciata, avrebbe potuto sublimare, cioè passare da uno stato solido a uno gassoso, dando meno tempo al prezioso bottino di  cumularsi ai nuovi poli.

«Sulla base della storia dei crateri della Luna, la deviazione polare sembra essere stata abbastanza moderata da consentire all’acqua vicino ai poli di rimanere nell’ombra e di godere di condizioni stabili per miliardi di anni» afferma Vishnu Viswanathan di NASA/GSFC.

Tornando alle simulazione e quindi alla cancellazione dalla mappa di 5.200 piccoli crateri, di dimensioni comprese tra 20 chilometri e i 1.200 chilometri,  gli scienziati hanno preso le coordinate e le larghezze di tutti questi crateri dalle mappe topografiche della Luna realizzate con i dati del Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA), a bordo della navicella spaziale Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e hanno ricavato le loro corrispondenti firme gravitazionali. In base a queste simulazioni, le posizioni dei poli nord e sud della Luna si sono leggermente spostate in questo periodo di tempo.

Con le simulazioni al computer hanno eliminato le firme gravitazionali di una dozzina di crateri più grandi, scoprendo che i piccoli osservati e misurati: «Sono trascurabili individualmente, ma collettivamente hanno un grande effetto.» sottolinea Vishnu Viswanathan.

Colpita da asteroidi, che lasciano depressioni sulla superficie, la Luna si è riorientata per portare quelle sacche verso i poli, portando le aree di massa maggiore verso l’equatore attraverso la forza centrifuga. È la stessa forza che agisce sull’impasto quando un pizzaiolo lo lancia e lo fa girare in aria per stenderlo.

In futuro gli scienziati hanno intenzione di ‘cancellare’  anche i più piccoli crateri dalla Luna oltre ad altre caratteristiche, come le eruzioni vulcaniche, che potrebbero aver contribuito allo spostamento dei poli.

In apertura: Crateri in evidenza sulla Luna. Credito:  Goddard Space Flight Center della NASA, Greenbelt, Md.

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".