Maven abbiamo un problema. Non siamo a Houston ma al Jpl e non si tratta della Luna ma di Marte, comunque il problema c’è. Un problema tecnico del sistema di navigazione ha infatti colpito, all’inizio di quest’anno, l’orbiter Maven della Nasa ostacolando la capacità della sonda spaziale di condurre le sue attività scientifiche studiando l’atmosfera del Pianeta Rosso.

La navicella spaziale Maven, che orbita attorno a Marte dal 2014, è stata inserita in “modalità sicura” il 22 febbraio quando le sue unità vitali di misurazione inerziale «hanno iniziato a mostrare un comportamento anomalo», hanno scritto i funzionari della Nasa in un aggiornamento del 18 maggio. Mentre è in modalità provvisoria, la sonda spegne tutta la strumentazione scientifica in attesa delle istruzioni di volo su come riattivarsi.

Nelle settimane successive, la Nasa è riuscita a riattivare Maven, ma con una capacità limitata. L’orbiter è in un’orbita stabile con la sua antenna primaria puntata verso la Terra per mantenere comunicazioni ad alta velocità con il suo team di controllo del volo.

In questa configurazione Maven non può, però, eseguire relè di comunicazione per altri veicoli spaziali su Marte e sta eseguendo solo osservazioni scientifiche limitate, secondo quanto riporta Space.com.

L’orbiter normalmente funge da relè di comunicazione per il rover Curiosity e Perseverance della Nasa su Marte per trasmettere le ultime immagini e ricerche dalla superficie marziana alla Terra.

Attualmente Maven è in “modalità tutto stellare” e cioè il suo sistema di orientamento è limitato al sistema di localizzazione delle stelle e non più anche comprensivo delle sue Imu (unità di misura inerziale), il sistema giroscopico che ne permette l’orientamento.

«Tutti gli strumenti scientifici di Maven sono attualmente online, ma non tutti sono stati in grado di acquisire dati mentre l’antenna ad alto guadagno è limitata a puntare verso la Terra», hanno scritto i funzionari della Nasa nell’aggiornamento. «Il team sta attualmente lavorando per completare i controlli della modalità ‘tutto stellare’ per consentire alla navicella spaziale di operare in altri orientamenti prima di riprendere la scienza nominale e le operazioni di staffetta entro la fine del mese».

La Nasa ha lanciato la missione Maven (acronimo di Mars Atmosphere and Volatile Evolution mission) nel novembre 2013. L’orbiter è arrivato sul Pianeta Rosso nell’ottobre 2014. La sua missione è studiare come Marte abbia perso la sua superficie d’acqua per diventare il polveroso mondo rosso che vediamo oggi. Il mese scorso, la Nasa ha esteso la missione Maven di altri tre anni per consentire all’orbiter di continuare il suo lavoro scientifico.