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Juno e il suo ‘team’: Io spiega le aurore di Giove

E’ risaputo che le aurore siano collegate al campo magnetico della Terra, l’incontro con le particelle cariche del vento solare dà luogo all’affascinante fenomeno ottico.

Su Giove però la situazione è diversa. La magnetosfera del gigante gassoso è carica non tanto di plasma solare, quanto di particelle espulse dai vulcani del suo satellite più vicino, Io. E’ questa la scoperta più recente che approfondisce il meccanismo delle aurore di Giove.

L’investigatore principale è la sonda Juno, una missione della Nasa che monta due strumenti italiani, lo spettrografo Jiram e il trasmettitore KaT per la mappatura dei campi gravitazionali; lanciata nel 2011, ha raggiunto il pianeta dopo 5 anni per studiarne il campo magnetico e la composizione dell’atmosfera con un’orbita polare. A fianco di Giove e in squadra con i principali telescopi spaziali che orbitano intorno alla Terra, sta rivelando i misteri del pianeta più grande del Sistema Solare.

Meno di un anno fa, insieme agli strumenti a raggi x dell’Xmm-Newton dell’Esa aveva osservato per la prima volta sul campo magnetico in corrispondenza dei poli, la presenza di particelle vulcaniche, oltre che solari. Ora, con i dati congiunti dello spettrografo di Hubble, Juno ha permesso agli astronomi di descrivere il delicato ciclo della corrente guidato dalla rapida rotazione di Giove e dal rilascio di zolfo e ossigeno dei vulcani sulla sua luna, circa 400 che rendono Io l’oggetto geologicamente più attivo del Sistema Solare.

Confrontando le misurazioni della corrente con la luminosità delle aurore, gli scienziati della Scuola di Fisica e Astronomia dell’Università di Leicester in Inghilterra, hanno dimostrato la relazione tra l’intensità dell’aurora e la forza della corrente magnetosferica e pubblicato la ricerca sul Journal of Geophysical Research Space Physics.

Scoprire questa relazione accresce la comprensione dei campi magnetici e la realizzazione di nuovi modelli applicabili anche ad altri pianeti.

 

Immagine in apertura: illustrazione che spiega il meccanismo della corrente generato dalla rotazione di Giove e il rilascio di zolfo e ossigeno da parte dei vulcani di Io – Crediti: Emma Bunce, Stanley Cowley, Jonathan Nichols – University of Leicester

Barbara Ranghelli: Giornalista