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Piattaforme express per allunaggi sicuri

Con l’avvio della nuova era spaziale, per riportare l’uomo sulla Luna ingegneri e tecnologi si sono lanciati in nuove sfide. A tale scopo è stato creato il Nasa Innovative Advanced Concept (Niac), un programma di ricerca che si occupa di accogliere e finanziare idee futuristiche se non addirittura visionarie.

Tra i progetti in esame c’è il Flight Alumina Spray Technique (Fast): la piattaforma istantanea di atterraggio sviluppata dalla Masten Space System.

L’impatto con il suolo lunare è una delle fasi critiche delle missioni. Al momento dell’atterraggio i propulsori del veicolo spaziale possono creare un cratere e una nube di polvere pericolosi per la navicella. Le soluzioni tradizionali sono di difficile attuazione: costruire una piattaforma richiederebbe un’intera missione, in alternativa, individuare un luogo più adatto o bilanciare la velocità di atterraggio può essere rischioso.

Per ovviare ai costi elevati e agli imprevisti, la Masten ha proposto la soluzione ideale: ‘spruzzare’ un basamento durante la discesa della navicella. Da un serbatoio dedicato, particelle di ossido di alluminio verrebbero iniettate nel getto di scarico del motore, fuse e scagliate sulla superficie lunare. A contatto con le pietre e la polvere del suolo, l’ossido di alluminio verrebbe a formare un mantello solido e resistente al calore. Si ridurrebbe così il tasso di erosione della regolite e la formazione di profondi crateri.

La fase I del progetto ha dimostrato che l’idea è fattibile. Se grazie al supporto del Niac la piattaforma della Masten supererà anche la fase II e III potrebbe cambiare radicalmente alcuni aspetti dell’esplorazione spaziale e suoi costi. Piattaforme di atterraggio potrebbero apparire sulla superficie lunare, e alla fine anche su Marte.

Barbara Ranghelli: Giornalista