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Al via lo sguardo sugli oceani di Sentinel-6

Da oggi la flotta europea di satelliti Copernicus, che dall’alto tiene d’occhio il nostro pianeta, ha una sentinella in più. Si tratta di Sentinel-6, lanciata nel novembre 2020 e rimasta per sei mesi in orbita per operazioni di check e calibrazione. Ma adesso è tutto pronto, e dal 22 giugno Sentinel-6 ha iniziato ufficialmente a trasmettere dati. Obiettivo del satellite sarà mappare oltre il 90% degli oceani, misurando soprattutto l’innalzamento del livello del mare.

Frutto della collaborazione tra Stati Uniti ed Europa, Sentinel-6 è stato ribattezzato Michael Freilich dal nome dell’omonimo oceanografo della Nasa, scomparso pochi mesi prima del lancio. La seconda sentinella destinata allo studio degli oceani, Sentinel-6B, dovrebbe partire nel 2025. Ecco che diventa sempre più nutrita la famiglia di satelliti dell’Esa Copernicus, che con il grande contributo delle agenzie partner tra cui l’Asi monitora il nostro pianeta dal 2015.

Sentinel-6 sarà adesso un nuovo occhio costante sullo stato di salute del nostro pianeta, fornendo attraverso lo studio degli oceani informazioni sul clima e sul riscaldamento globale. Dati più che mai fondamentali, oggi che il cambiamento climatico è tra i principali problemi che i paesi sono chiamati ad affrontare a livello mondiale.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.