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Cinema spaziale on demand

Che siamo entrati in una nuova era nel settore spaziale lo abbiamo detto più volte. Dai razzi quasi quotidiani lanciati verso lo spazio, alle start up che nascono grazie all’use dei dati satellitari. Un settore che da pioneristico è diventato commerciale. E il cinema non poteva non coglierne le potenzialità. E così si è passati dalla fantascienza al racconto della scienza, dove la fantasia è solo nella fatidica frase ogni riferimento a persone o fatti realmente accaduti è puramente casuale.

È il caso della nuova serie tv offerta da una delle tante piattaforme streaming dal titolo Away, nella quale l’attrice due volte premio oscar Hilary Swank interpreta Emma Green un’astronauta costretta a lasciare figlia e marito per una pericolosa missione marziana di tre anni.

E se Away è già disponibile, mercoledì approda sul web la docuserie dedicata al disastro dello shuttle Challeger del 1986, esploso nel cielo di Cape Canaveral a pochi secondi dal lancio, davanti a milioni di spettatore –  il primo grave incidente di una delle navette spaziali più avanzate al mondo e non solo all’epoca. La serie racconterà le vite degli astronauti che erano a bordo e le loro brillanti carriere e comprenderà una serie di interviste allo staff della Nasa e ai membri delle famiglie dell’equipaggio.

Non stupisce dunque che la Stazione Spaziale Internazionale, che ha ispirato il cinema di fantascienza, possa diventare un futuro molto prossimo un reale set cinematografico, con il primo film girato a gravità zero che abbia come protagonista Tom Cruise, come annunciato dal numero uno della Nasa Jim Bridenstine. La scienza sarà così la scenografia reale di una storia di fantasia.

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990