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La Iss si espande: nuovi moduli abitativi privati

È ormai da tempo che si parla della privatizzazione della Stazione spaziale internazionale, in particolare del segmento Usa che ha già avviato diverse collaborazioni con aziende private (ne abbiamo parlato qui e qui).

La Nasa ha annunciato di recente che il laboratorio orbitante ospiterà presto nuovi moduli abitativi, pensati per scopi commerciali. La costruzione del primo modulo è stata affidata all’azienda privata Axiom Space nell’ambito del programma NextStep della Nasa. Secondo i piani dell’agenzia, il modulo abitativo privato arriverà sulla stazione orbitante nel 2024 e verrà installato sul Nodo 2.

«Questa selezione rappresenta un passo significativo verso lo sviluppo di destinazioni commerciali indipendenti che soddisfino le esigenze a lungo termine della Nasa in orbita terrestre bassa, oltre la vita della stazione spaziale, e continuino a favorire la crescita di una solida economia spaziale nell’orbita bassa terrestre», ha dichiarato l’amministratore della Nasa Jim Bridenstine.

Quello di Axiom Space non sarà l’unico modulo privato ad attraccare sulla Iss ma neanche il primo. La stazione ospita da quasi quattro anni il modulo sperimentale Beam, progettato dalla Bigelow aerospace, inviato in orbita per validare la tecnologia dei moduli spaziali espandibili. Il modulo, visti i promettenti risultati del test, è stato autorizzato dalla Nasa a permanere in orbita ed essere utilizzato come spazio di stoccaggio fino alla fine degli anni ’20.

Con il piano di privatizzazione della Stazione spaziale internazionale la Nasa punta a ridurre le ingenti spese di gestione. Costruire una nuova potenza finanziaria attorno alla stazione potrebbe infatti aiutare l’agenzia a concentrarsi sui nuovi obiettivi strategici come l’orbita cislunare e Marte, conservando l’eredità scientifica della stazione e risparmiando al tempo stesso sui costi.

L’obiettivo finale è quello di creare nel tempo altri avamposti che si andranno a sostituire alla Iss, attualmente finanziata fino al 2024 e le cui operazioni dovrebbero estendersi fino al 2028 e oltre.

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990