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Marte e la vita nell’infernale Dallol

Sono passati pochi giorni da quanto l’entomologo statunitense William Rosomer ha affermato di aver riscontrato vita su Marte in alcuni scatti della superficie marziana fornitigli dal Johnson Propulsion Laboratory della NASA. Lo studio presentato appena ieri su Nature Geoscience da parte di un team di ricercatori europei concede poche chance all’entomologo statunitense. I ricercatori hanno infatti concentrato la loro attenzione su un’area particolare del nostro pianeta, molto simile a quella che dovrebbe essere la realtà ambientale marziana: un cratere vulcanico pieno di sale, che emette gas tossici e nel quale l’acqua bolle in un’intensa attività idrotermale.

Francesco Rea: Giornalista professionista dal 1994 ha lavorato per diverse testate nazionali, stampa, radio e video, oltre che per alcune istituzioni politiche. Laureato in lettere, indirizzo storia contemporanea, da oltre venti anni lavora alla comunicazione di istituti scientifici, legati allo spazio e all'astrofisica spaziale. La matematica resta comunque un elemento oscuro e la foto è di dieci anni e 15 chili addietro