È partita alle 8.49 del 2 marzo (ora italiana) con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale, stiamo parlando della Crew Dragon, la capsula della SpaceX destinata a a restituire agli Stati Uniti la capacità di portare uomini nello spazio, otto anni dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle. A SpaceX e Boeing l’ex presidente degli Usa Barack Obama affidò il compito di costruire le nuove navette spaziali: alla Crew Dragon di SpaceX si affiancherà infatti la Starliner della Boeing.

A bordo della capsula Crew Dragon, che dovrebbe agganciare la Stazione Spaziale Internazionale il 3 marzo alle 9.30, c’è il manichino Ripley, dedicato a Ellen Ripley, la protagonista del film ‘Alien’ del 1979. Dotato di numerosi sensori, servirà a capire se la navetta è pronta ad ospitare astronauti. Chiamata Demo-1, la missione è infatti cruciale per raccogliere tutti i dati che permetteranno di programmare al meglio la prima missione con astronauti a bordo, in programma in luglio.

«Il bellissimo lancio di oggi apre un nuovo capitolo nell’eccellenza degli Stati Uniti, avvicinandoci a far volare di nuovo a far volare astronauti americani su razzi americani dal suolo americano», ha commentato su Twitter l’amministratore capo della Nasa, Jim Bridenstine.«Con orgoglio mi congratulo con SpaceX e con la squadra della Nasa per questa pietra miliare nella storia spaziale della nostra nazione». Per Bridenstine «questo primo lancio di un sistema spaziale progettato da un’azienda commerciale attraverso una partnership pubblico-privata è un passo rivoluzionario sulla strada tesa a portare uomini sulla Luna, Marte e oltre».

L’arrivo della capsula alla Stazione Spaziale sarà un altro momento cruciale di questa missione perché la capsula Crew Dragon sperimenterà il sistema di aggancio autonomo. Contrariamente alle capsule cargo Dragon non richiede alcun aiuto da parte del braccio robotico della stazione orbitale. Non appena riceverà il via libera dal centro di controllo a Terra della missione, l’equipaggio della Stazione Spaziale potrà aprire il portello ed entrare nella capsula per scaricare gli oltre 180 chilogrammi di materiali e rifornimenti e in seguito, nelle due settimane nelle quali la capsula resterà agganciata, per caricare il materiale da portare a Terra.

Con il lancio della Crew Dragon sembra finire così il lungo susseguirsi di ritardi sulla tabella di marcia di SpaceX, l’ultimo dei quali causato dal blocco parziale dei fondi governativi statunitensi di inizio gennaio.

La navicella resterà in posizione di docking con la casa spaziale fino all’8 marzo, giorno in cui si staccherà per il rientro controllato nell’oceano Atlantico.

A seconda di come andrà la missione Demo-1, verrà programmata la Demo-2, che vedrà il primo volo con equipaggio della navicella di SpaceX: gli astronauti selezionati, annunciati la scorsa estate, saranno Bob Behnken e Doug Hurley della Nasa. La missione al momento è prevista intorno a luglio 2019, il che porterebbe la compagnia di Elon Musk in leggero vantaggio rispetto a Boeing, principale competitor di SpaceX nella nuova era dei voli commerciali con equipaggio.  Il debutto della capsula Starliner con astronauti a bordo è infatti in programma ad agosto prossimo, a valle del superamento del volo di prova in calendario per aprile.