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    Categories: cosmo

Cassini, le ultime ore prima dell’impatto

La sonda Cassini

L’analisi dei dati scientifici raccolti da Cassini mentre si immergeva nell’atmosfera di Saturno non è ancora terminata, ma il team della sonda ha già fornito un quadro degli ultimi minuti prima dell’impatto finale. I dati saranno utili per valutare l’esattezza dei modelli dell’atmosfera di Saturno già in possesso degli scienziati e per pianificare future missioni su altri giganti del Sistema Solare. Gli scienziati inoltre, sono particolarmente interessati ai dati sulle prestazioni dei propulsori di controllo dell’assetto.

Da una prima lettura dei dati è risultato che Cassini ha dondolato leggermente nell’ora precedente all’ingresso in atmosfera, utilizzando i propulsori a brevi intervalli di tempo per mantenere l’antenna rivolta verso Terra. Per poter mantenere l’antenna, fondamentale per le comunicazioni, nella corretta posizione, gli scienziati hanno dato alla sonda un margine di movimento: una volta superato il limite, la navetta poteva utilizzare i propulsori per rimettersi in linea.

Quando Cassini si trovava a circa 1900 chilometri sopra le nubi superiori di Saturno, il gas presente nell’atmosfera l’ha fatta spostare leggermente all’indietro. I propulsori a questo punto, si sono attivati per correggere la traiettoria a ritmo sempre più sostenuto. Grazie alla spinta propulsiva Cassini è riuscita amantenere la posizione per 91 secondi‘lottando’ contro l’atmosfera di Saturno. Gli ultimi otto secondi della telemetria mostrano che la sonda si è spostata all’indietro riuscendo a inviare gli ultimi segnali radio sulla Terra, arrivati 83 minuti più tardi. Il segnale –   che appariva come un picco di colore verde sugli schermi di Nasa TV  – è scomparso poi riapparso per un breve arco di tempo; non si è trattato di un ritorno vero e proprio ma di una parte non focalizzata del segnale radio che è che risultato intermittente a causa della posizione instabile della sonda.

 

Fulvia Croci: Giornalista