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National Geographic Festival delle Scienze: si alza il sipario

Sylvia Earle

Si è aperto oggi il National Geographic Festival delle Scienze. Un’edizione quella di quest’anno che porta il pubblico alla scoperta delle Cause delle Cose, con una particolare attenzione alle tematiche legate all’ambiente. Al centro della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica resterà infatti fino al 22 aprile la Balena Plasticum, un’installazione realizzata utilizzando plastica ‘ripescata’ negli oceani, ben 250 kg di rifiuti, la stessa quantità che ogni minuto viene riversata nei nostri mari. Tra gli eventi di apertura del Festival c’è stata l’attesissima lectio magistralis Salvare gli oceani dell’esploratrice e oceanografa statunitense Sylvia Earl.

Si connota come un’edizione dei grandi numeri questa 13esima: 10.000 sono gli studenti che ad oggi si sono registrati per seguire eventi, laboratori, mostre, dibattiti e anteprime, per comprendere e toccare con mano i rapporti causa-effetto. Importante quest’anno il contributo offerto dagli enti scientifici Inaf, Ingv, Iit e Cnr icon l’Agenzia spaziale italiana e l’Istituto di fisica nucleare a fare da capofila. Temi delle conferenze di oggi, economia circolare, le sfide di mercurio, umani, umanoidi e bitcoin.

A chiudere, alle 21, sarà la conferenza spettacolo Lights e waves rapsody, racconto in musica della prima rivelazione delle onde gravitazionali, a cura di Asi, Inaf e infn, accompagnato dai jazzisti da Danilo Rea, Paolo Damiani e Michele Rabbia e dall’orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia.

Info e prenotazioni su auditorium.com, hashtag ufficiali #festivaldellescienze e #ngfs.

Ascolta “L’Auditorium di Roma si veste di scienza” su Spreaker.

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa