X
    Categorie: cosmo

Un telescopio rettangolare per osservare mondi simili alla Terra

👉 Seguici anche sul nostro canale WhatsApp! 🚀

Non più rotondo, ma rettangolare: è un nuovo design di telescopio per trovare pianeti delle dimensioni terrestri nella zona abitabile di stelle simili al nostro Sole. La proposta – avanzata da un gruppo di scienziati guidati dall’astrofisica Heidi Newberg del Rensselaer Polytechnic Institute di New York – è descritta in un articolo pubblicato su Frontiers in Astronomy and Space Sciences.

Il James Webb Space Telescope, il più grande osservatorio attualmente in orbita, non è ancora in grado di distinguere chiaramente pianeti come la Terra nella zone abitabili. Il limite principale è la risoluzione: più grande è lo specchio di un telescopio, più dettagli riesce a cogliere. Ma per osservare un pianeta delle dimensioni della Terra a 30 anni luce di distanza servirebbe uno specchio enorme, largo circa 20 metri: una struttura costosissima e quasi impossibile da lanciare nello spazio. La soluzione proposta è diversa: un telescopio con uno specchio rettangolare a forma di lunga striscia (20 metri per 1 metro). Basterebbe semplicemente ruotarlo per adattarlo alla posizione del pianeta rispetto alla sua stella, rendendo il sistema molto più flessibile ed efficiente.

Nei dintorni del nostro Sistema Solare, entro 32 anni luce, ci sono circa 70 stelle simili al Sole e quasi 300 piccole nane rosse. Secondo i calcoli del team di Newberg, un telescopio rettangolare potrebbe scoprire circa la metà di tutti i mondi simili alla Terra attorno a stelle come il Sole entro 30 anni luce e in meno di tre anni di osservazioni. Se davvero esistesse almeno un pianeta terrestre per ogni stella simile al Sole, potremmo arrivare a individuarne una trentina di particolarmente promettenti.

In apertura: rappresentazione di un telescopio spaziale rettangolare. Crediti: Leaf Swordy/Rensselaer Polytechnic Institute

Gloria Nobile: Penna per scrivere, voce per raccontare. Sono una comunicatrice scientifica, da sempre appassionata di astronomia e documentari. Dopo la Laurea magistrale in Giornalismo, ho conseguito il Master in Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Oggi scrivo per l’Agenzia spaziale italiana e mi occupo della comunicazione della candidatura italiana per il progetto Einstein Telescope.