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Si chiamano Aires, L-Maps e Ucis-Moon e sono gli ultimi tre strumenti che Nasa ha selezionato per essere spediti sulla Luna. I primi due verranno integrati sul Lunar Terrain Vehicle (Ltv), la futura macchina lunare con la quale torneremo a guidare sul suolo del nostro satellite a quasi 60 anni di distanza dalle escursioni del Lunar roving vehicle, la macchina adoperata nelle ultime tre missioni del programma Apollo.
Sulla nuova vettura lunare troveremo lo spettrometro Aires (The Artemis Infrared Reflectance and Emission Spectrometer), strumento che misurerà la luce infrarossa riflessa da specifici bersagli o da interi panorami con l’obiettivo di identificare, quantificare e mappare i minerali e i volatili lunari, ovvero materiali che evaporano facilmente, come acqua, ammoniaca o anidride carbonica. Acquisendo dati spettrali e in luce visibile, Aires dovrà così scoprire la distribuzione di minerali e volatili nella regione del polo sud della Luna.
A bordo dell’Ltv troveremo anche lo spettrometro L-Maps (Lunar Microwave Active-Passive Spectrometer), strumento che dovrà invece indagare il sottosuolo lunare, alla ricerca di possibili riserve di acqua ghiacciata. Dotata sia di uno spettrometro che di un georadar, la suite di strumenti misurerà temperatura, densità e strutture del sottosuolo fino a oltre 40 metri di profondità.
Combinando i dati forniti dai due spettrometri, Aires e L-Maps, gli scienziati otterranno così dati sia sulla superficie della Luna sia sul sottosuolo lunare, potendo quindi avere una mappa delle risorse disponibili vicino al polo sud lunare. Tra queste risorse sarà fondamentale soprattutto l’individuazione di potenziali bacini di acqua ghiacciata, elemento indispensabile per le prossime spedizioni con equipaggio previste sul nostro satellite dal programma Artemis.
Non toccherà invece il suolo del nostro satellite naturale l’ultimo dei tre strumenti selezionati ora da Nasa, lo spettrometro Ucis-Moon, (Ultra-Compact Imaging Spectrometer for the Moon), che viaggerà verso la Luna con una missione diversa da quella che trasporterà la futura macchina lunare.
Destinato infatti all’orbita lunare, Ucis-Moon fornirà il punto di vista dall’alto per contestualizzare territorialmente le scoperte effettuate in superficie dall’Ltv tramite gli spettrometri Aires e L-Maps. Ucis-Moon mapperà dall’orbita lunare la geologia e i volatili della Luna e, inoltre, misurerà l’impatto dell’attività umana su di essi.
In occasione della selezione di questi strumenti destinati alle prossime missioni lunari, la Nasa ha collaborato con tutte e tre le aziende – Intuitive Machines, Lunar Outpost e Venturi Astrolab – selezionate dall’agenzia a metà 2024, nell’ambito del contratto chiamato Lunar terrain vehicle services, per progettare e sviluppare dei rover lunari per equipaggi da utilizzare in Artemis V.
L’attuale revisione dimostra ora che i progetti iniziali di ciascun rover lunare commerciale proposti dalle tre aziende soddisfano tutti i requisiti di sistema della Nasa, la quale selezionerà la missione dimostrativa entro la fine del 2025.
La selezione di questi strumenti è inoltre un’ulteriore conferma che il programma Artemis sta andando avanti nello sviluppo delle future missioni; a fronte degli importanti tagli subìti dalle missioni di scienza di Nasa, il programma lunare ha visto infatti la conferma dei finanziamenti, come riporta il documento ufficiale in cui è riassunta la richiesta di bilancio per il 2026 dell’agenzia.
Immagine in evidenza: rappresentazione artistica della futura macchina lunare che verrà selezionata nell’ambito del contratto chiamato Lunar terrain vehicle services. Crediti: Nasa.