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Resilience pronto a conquistare la Luna

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Il lander Resilience, dell’azienda privata giapponese ispace, comincerà nelle prossime ore le manovre di discesa e atterraggio sulla regione lunare del Mare Frigoris, una vasta spianata basaltica situata sul versante visibile del satellite, non lontana dal polo nord. Resilience è all’acme della missione Hakuto-R Mission 2, iniziata a metà gennaio scorso lasciando la Terra a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX insieme a un altro lander privato, Blue Ghost della Firefly Aerospace, con cui ha condiviso il vano di carico.
Diversamente da questo però, già allunato con successo i primi giorni di marzo scorso, Resilience ha scelto di raggiungere la Luna utilizzando una rotta più lunga e articolata, che si percorre per minimizzare il consumo energetico, e di spendere del tempo in orbita lunare prima dell’atterraggio, utile a svolgere alcune ricerche scientifiche.

Ispace è al secondo tentativo di conquista della Luna. Nell’aprile 2023 aveva già raggiunto il satellite con la prima missione Hakuto-R, ma aveva perso i contatti con il lander durante le fasi cruciali dell’atterraggio. Se stavolta andrà tutto come previsto e Resilience si poserà sul suolo lunare senza problemi, si potrà procedere con le fasi successive, nelle quali sono previste circa due settimane di attività scientifica per conto di partner commerciali e istituzionali, e soprattutto il rilascio del rover Tenacious.
Questo mini-robot, progettato e assemblato dalla sussidiaria europea della ispace, è stato in parte finanziato con i fondi di LuxImpulse, un programma di ricerca scientifica gestito dall’Agenzia Spaziale del Lussemburgo (Lsa) e implementato dall’Esa.
Con i suoi spostamenti Tenacious amplierà la zona esplorativa, caratterizzata dalla bassa presenza di asperità e grandi rocce che faciliteranno i movimenti. Il rover potrà spostarsi in sicurezza e libertà per raccogliere campioni di regolite da diversi punti, che poi fotograferà con la fotocamera ad alta risoluzione di cui è dotato. Le foto verranno poi spedite a Terra per essere analizzate nell’àmbito delle ricerche utili al programma Artemis per il ritorno umano sulla Luna.
Insieme a Tenacious, che è il ‘passeggero’ principale nella missione, Resilience porta con sé un sistema in grado di coltivare autonomamente alghe destinate alla produzione di cibo, un elettrolizzatore per l’acqua e un misuratore delle radiazioni provenienti dallo spazio profondo.
Oltre agli esperimenti e le misurazioni, a bordo ci sono anche testimonianze della civiltà umana inserite in un memory disk fornito dall’Unesco, che include informazioni sulla diversità culturale e linguistica dell’umanità e oltre cento foto di quadri realizzati da pittori di diversa estrazione ed epoca. Infine, è presente un modellino di un cottage realizzato dall’artista svedese Mikael Genberg.

L’intera missione Hakuto-R Mission 2  si svolge con il contributo fondamentale dell’Agenzia Spaziale Europea, il cui compito è quello di mantenere e gestire le comunicazioni tra Resilience e il controllo missione Esoc (European Space Operations Centre) situato a Darmstadt, Germania. Per mantenere un contatto fisso, l’Esa si sta avvalendo del suo network di stazioni di comunicazione chiamato Estrack: tre antenne da 35 metri situate in Spagna, Argentina e Australia, alle quali è stata affiancata un’ulteriore parabola da 15 metri installata nella Guiana Francese. Un ulteriore contributo, sempre a favore delle comunicazioni, proviene infine dalla stazione commerciale di Goonhilly, in Inghilterra. L’attività di Estrack diventerà particolarmente delicata durante le manovre di atterraggio, in cui dovrà seguire l’avvicinamento alla superficie e soprattutto leggerà la telemetria per confermare il successo dell’avvenuto atterraggio. Successivamente, seguirà e gestirà anche gli spostamenti del rover Tenacious.
Per chiunque fosse interessato a seguire l’allunaggio, ispace trasmetterà la diretta a questo indirizzo.

Immagine in alto: elaborazione artistica del lander Resilience sulla superficie lunare, insieme al rover Tenacius
Crediti: ispace

Gianluca Liorni: Ingegnere, astrofilo e divulgatore scientifico. Sono appassionato di Scienze e Tecnologie, che seguo da decenni, con particolare predilezione per l'astrofisica, la cosmologia e l'esplorazione spaziale