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Un grembo cosmico visto da Hubble

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Il telescopio Hubble continua a mostrarci le meraviglie dell’Universo. In questa immagine, stelle neonate brillano dietro un velo di nubi e gas. A differenza della luce visibile, è proprio la sensibilità all’infrarosso del telescopio spaziale che ci permette di scoprire cosa accade oltre le nubi, all’interno del grembo cosmico.

Ci troviamo in una piccola regione della nebulosa Sh2-284, situata a 15mila anni luce da noi, all’estremità di un braccio esterno della Via Lattea,  nella costellazione dell’Unicorno.

Luminosi ammassi di stelle appena formate brillano di rosa nella luce infrarossa, custodite e alimentate da gas e polveri che assumono le sembianze di dense nuvole.

L’aspetto di Sh2-284 è scolpito da venti e radiazioni emessi da Dolidze 25 (non visibile in questa immagine), un giovane ammasso le cui stelle hanno un’età compresa tra 1,5 e 13 milioni di anni.

La nebulosa è inoltre oggetto di grande interesse scientifico in quanto rispecchia il modello dell’Universo primordiale. Ricca di idrogeno ed elio, è una regione a bassa metallicità; riproduce così le condizioni presenti alle origini del cosmo, quando gli elementi più pesanti iniziavano a formarsi tramite fusione nucleare all’interno delle prime stelle massicce.

 

Immagine in evidenza: la nebulosa Sh2-284 vista da Hubble – Crediti: Nasa, Esa, M. Andersen, G. Kober

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.