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    Categorie: cosmo

Rxte, la sonda Nasa cadrà verso la Terra il 1° maggio

Rxte

Previsto per il primo giorno di maggio il rientro del satellite dell’agenzia spaziale statunitense, fuori uso dal 2012

La recente caduta di Tiangong-1, la stazione spaziale cinese precipitata nell’Oceano Pacifico Meridionale la notte del 2 aprile, ha aumentato la sensibilità verso il già parecchio discusso problema dei detriti spaziali. Anche senza arrivare a oggetti della portata del Palazzo celeste, la cosiddetta ‘spazzatura cosmica’ viene spesso alimentata da frammenti più piccoli, come quelli provenienti dai satelliti in disuso. Qualche giorno fa è stata la volta di Iridium 94, un satellite per le telecomunicazioni che, dopo 16 anni di servizio, è stato fatto precipitare verso la Terra; i suo resti sono precipitati senza danni nel nord del Pacifico.

Ora invece tocca alla sonda Rxte () della Nasa, la cui caduta verso il nostro pianeta è prevista per il 1° maggio. Una volta frantumata con l’ingresso in atmosfera, la sonda dovrebbe cadere in una zona compresa tra le latitudini subtropicali che comprendono gli emisferi settentrionali e meridionali. Al momento non è possibile una stima più precisa, ma lo Space Surveillance Network, appartenente al Dipartimento della Difesa Usa, sta monitorando costantemente l’oggetto.

Rxte è stato utilizzato per più di sedici anni per osservare la variazione nel tempo delle sorgenti astronomiche di raggi X e ha raccolto migliaia di dati fino alla fine della sua operatività, nel 2012. L’agenzia statunitense ha stabilito il rientro incontrollato dell’oggetto a gennaio di quest’anno.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.