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La cometa con le corna sarà visibile a Pasqua

Gli appassionati di astronomia potranno trascorrere la sera di Pasqua scrutando il cielo, in attesa di un evento d’eccezione: il passaggio della cometa 12P/Pons-Brooks, soprannominata ‘cometa con le corna’. Questo nome deriva dalla particolare forma a due punte assunta dalla cometa durante i cosiddetti outburst, esplosioni che provocano potenti emissioni di polveri e gas.

Secondo un recente aggiornamento dell’Esa, 12P sarà visibile già a fine marzo, e i più fortunati riusciranno anche a vederla a occhio nudo – anche se non dobbiamo immaginarci uno spettacolo eccezionale. Sarà sicuramente più facile osservare la cometa utilizzando un binocolo o un piccolo telescopio: per scorgerla, la direzione da seguire è sopra l’orizzonte verso ovest. Diversi siti come Skylive oppure Starwalk forniscono informazioni dettagliate e spesso in tempo reale sullo spostamento della cometa. Ad esempio, il 31 marzo 12P/Pons-Brooks si troverà a meno di 0.5° da Hamal, la stella più luminosa della costellazione dell’Ariete. Meteo permettendo, questo potrebbe facilitare l’osservazione della cometa subito dopo il tramonto.

Ma le occasioni non si esauriranno con la sera di Pasqua: la cometa con le corna, che nei giorni scorsi è già stata immortalata da diversi astrofili, continuerà a essere visibile anche nelle prossime settimane. Il suo perielio, ovvero il punto di minima distanza dal Sole, avverrà il 21 aprile, mentre la minima distanza dalla Terra sarà raggiunta intorno al 2 giugno.

12P/Pons-Brooks è una cometa di tipo Halley, con un periodo orbitale di circa 71 anni e un nucleo di circa 30 km.  Come molte comete, il suo cuore è formato da un agglomerato di ghiaccio e materiale roccioso: passando in prossimità del Sole, parte del ghiaccio si scioglie, rilasciando così polveri e gas.

La ‘cometa con le corna’ prende il nome da due dei più prolifici osservatori di comete di tutti i tempi. Il primo a osservarla, il 12 luglio 1812, è stato l’astronomo francese Jean-Louis Pons, che fece la maggior parte delle sue scoperte utilizzando telescopi e lenti di sua progettazione. Tra il 1801 e il 1827 Pons ha effettuato 37 scoperte visive di comete, record ancora oggi imbattuto.

I dati di Jean-Louis Pons sono stati verificati indipendentemente 71 anni dopo dall’astronomo britannico-americano William Robert Brooks, che il 2 settembre 1883 ha osservato la cometa durante il suo passaggio successivo nel Sistema solare interno. Questa duplice scoperta ha dato a 12P i nomi di entrambi gli astronomi.

Studi recenti hanno ipotizzato che antiche osservazioni di oggetti luminosi nel cielo notturno registrate in Cina nel 1385 e in Italia nel 1457 potessero essere ricollegate proprio a 12P/Pons-Brooks. Mentre sicure sono le osservazioni dei passaggi successivi della cometa, avvenuti nel 1954 e nel 2023. Questo ulteriore passaggio nel 2024 segna anche un momentaneo saluto a questo affascinante oggetto: la cometa 12P/Pons-Brooks tornerà nei nostri cieli notturni soltanto nel 2095.

 

Immagine in apertura: Scatto della cometa 12P/Pons-Brooks in volo sopra le Mendip Hills, in Gran Bretagna, realizzata dall’astrofotografo Josh Dury il 6 marzo 2024. Crediti: Josh Dury

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica