Europa Clipper ha la ‘pelle’ dura

La sonda Europa Clipper mentre viene inserita nel simulatore al centro Jpl della NasaLa sonda Europa Clipper mentre viene inserita nel simulatore al centro Jpl della Nasa

Tra poco più di sei mesi spiccherà il volo verso lo spazio, intraprendendo un percorso di oltre 2 miliardi di chilometri che la porterà verso Europa, satellite naturale di Giove. Stiamo parlando di Europa Clipper, la sonda della Nasa che studierà questa luna ghiacciata ed è stata recentemente sottoposta a una serie di prove ambientali per verificare la sua resistenza alle sollecitazioni del futuro lancio e alle condizioni dello spazio.

Il corpo celeste è ritenuto di grande importanza nello studio di ambienti potenzialmente favorevoli alla vita: sotto la sua crosta ghiacciata, infatti, si nasconde un oceano. I principali obiettivi scientifici di Europa Clipper sono determinare lo spessore del guscio di ghiaccio, analizzare le interazioni della superficie della luna con l’oceano sottostante e caratterizzarne la geologia. Anche l’esame della composizione dell’oceano è tra i compiti assegnati alla sonda.

Ma prima di raggiungere la sua destinazione, la sonda dovrà affrontare lo stress della partenza e l’ambiente estremo dello spazio ed è per questi motivi che è stata sottoposta dalla Nasa a una serie di severi test per verificare che non vi fossero difetti. Le prove si sono svolte presso le strutture del Jpl (Jet Propulsion Laboratory) e hanno richiesto ben 16 giorni; Europa Clipper, tra l’altro è la sonda più grande mai costruita dalla Nasa per una missione di esplorazione planetaria e una delle più grandi a essere testate nella camera del vuoto del Jpl. Questa struttura, denominata Tvac (Thermal Vacuum Chamber), misura 26 metri per 8 e crea condizioni che riproducono pressoché esattamente l’ambiente privo d’aria dello spazio. Le prove all’interno della Tvac hanno riguardato anche il corretto funzionamento delle componenti elettriche e magnetiche della sonda, per avere la certezza che non vi siano interferenze.

Altri test hanno riguardato l’esposizione a temperature estreme, sia calde che fredde, e le sollecitazioni che si verificano durante il lancio. Nello specifico, Europa Clipper è stata sottoposta a una serie di scuotimenti che simulano il lancio e il suo rumore e la separazione della sonda dal lanciatore. Secondo la tabella di marcia, il veicolo – in tarda primavera – sarà portato al Kennedy Space Center della Nasa dove comincerà la fase finale della preparazione al lancio, la cui finestra si aprirà dal 10 ottobre; Europa Clipper dovrebbe arrivare a destinazione nell’aprile 2030. «C’è ancora lavoro da fare, ma siamo sulla strada verso un lancio puntuale – ha commentato Jordan Evans della Nasa, project manager della missione – e il fatto che questi test abbiano avuto così successo è un enorme vantaggio».

In alto: la sonda Europa Clipper mentre viene trasportata nella camera del vuoto al Jpl (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech) 

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Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, è laureata in Lettere Moderne con lode all'Università di Roma "La Sapienza" e lavora in ASI dal 2000. Dal 2011 si occupa di comunicazione web e social presso l'Ufficio Comunicazione dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.
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