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Virgin Galactic, nessun ritardo per la prossima missione suborbitale

La flotta spaziale Virgin Galactic di spazioplani Vss Unity

Partenza confermata per Galactic 07

Virgin Galactic partirà con la missione Galactic 07 nel secondo trimestre dell’anno, nonostante un imprevisto sul precedente volo. Lo ha annunciato la società in una riunione del 27 febbraio.

Durante la missione Galactic 06, un perno di allineamento tra l’aereo madre Vms Eve e lo spazioplano Vss Unity era andato perduto senza comunque provocare danni o mettere in pericolo i passeggeri.

L’accaduto era stato notificato alla Federal Aviation Administration (Faa) per effettuare le indagini e approvare le azioni correttive prima di riprendere le attività.

«Stiamo facendo progressi davvero concreti. Stiamo lavorando per migliorare la robustezza del meccanismo di ritenzione del perno – ha dichiarato Mike Moses, presidente delle operazioni spaziali della Virgin Galactic – Non prevediamo alcun impatto su Galactic 07 e le indagini stanno andando molto bene con la collaborazione della Faa».

Passeggeri e prezzi della missione Galactic 07

Non sono ancora stati annunciati i nomi dei passeggeri, ma l’amministratore delegato di Virgin, Michael Colglazier, ha anticipato che si tratta di quattro passeggeri, tra ricercatori e astronauti privati.

I prezzi per passeggero stanno aumentando da 450mila dollari a 600mila. Con una flotta composta da almeno quattro spazioplani e due aerei madre, una volta che i veicoli di classe Delta saranno in servizio, i dirigenti prevedono che Virgin Galactic potrebbe effettuare fino a 400 voli all’anno, generando entrate consistenti.

L’evoluzione della flotta Virgin Galactic

Sebbene ancora non sia ufficiale, Galactic 07 potrebbe essere l’ultimo volo del Vss Unity. La società sta infatti concentrando le proprie risorse sullo sviluppo dei veicoli suborbitali della classe Delta, più grandi e leggeri, e in grado di trasportare fino a 6 passeggeri. Secondo Colglazier, lo sviluppo di queste navicelle sta procedendo nei tempi previsti: «dovremmo iniziare i test a terra e in volo entro il prossimo anno, e il servizio commerciale nel 2026».

Alla luce di queste previsioni, la società sta valutando di espandersi con nuovi spazioporti, oltre allo Spaceport America in Nuovo Messico, anche in altri siti negli Stati Uniti o in altri Paesi. «Il 2029 sembra essere il posto giusto per un secondo spazioporto» ha detto Colglazier.

 

Crediti immagine: Virgin Galactic

Barbara Ranghelli: Giornalista