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Un’eclissi solare vista da Marte

Perseverance ci regala una nuova eclissi solare. L’8 febbraio, il rover della Nasa ha catturato, con 68 immagini, il passaggio della sua luna Fobos davanti al Sole.

Le prime osservazioni di eclissi marziane risalgono al 2004 con i rover Spirit e Opportunity, ma fu Curiosity, che nel 2019, inviò il primo video del fenomeno: entrambi i satelliti naturali del pianeta Rosso, Fobos e Deimos furono visti passare davanti al Sole a pochi giorni di distanza.

Queste osservazioni, nel tempo consentono agli scienziati di misurare i cambiamenti nell’orbita di Fobos. La luna si sta avvicinando sempre più al suo pianeta e tra alcuni milioni di anni ci sarà l’impatto. L’analisi dei mutamenti orbitali dà anche informazioni sulla crosta e il mantello di Marte che subiscono gli effetti dalla pressione creata dalle forze mareali del satellite. Fobos dista infatti solo 9mila chilometri dal suo pianeta.

Scoperti nel 1877, le origini dei due satelliti naturali sono ancora ignote. Per questo l’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa) ha fissato per il 2026 il lancio di Martian Moons Exploration (Mmx), al fine di prelevare campioni da Fobos.

Come nota di curiosità, Fobos e Deimos prendono il nome dai figli di Ares, il dio greco della guerra, e significano rispettivamente Paura e Terrore.

 

Crediti video: Nasa, Esa, Jaxa

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.