X

Infrastrutture sulla Luna: un aiuto dalla regolite

In futuro la regolite lunare potrebbe essere utilizzata per costruire vere e proprie strade e piattaforme di atterraggio per i rover sulla superficie del nostro satellite naturale. Lo afferma uno  studio condotto dal Federal Institute of Materials Research and Testing e dalla Aalen University, pubblicato su Scientific Reports.

La polvere lunare rappresenta una sfida importante per i rover poiché, a causa della bassa gravità, tende a disperdersi danneggiando le apparecchiature. Per questo motivo la costruzione di infrastrutture, come strade e piste di atterraggio a prova di regolite, sarà cruciale per il buon funzionamento dei futuri habitat lunari.

Tuttavia, il costo del trasporto dei materiali per la costruzione dalla Terra sarebbe molto ingente e sarà fondamentale utilizzare le risorse disponibili loco.

Ginés-Palomares, Miranda Fateri e Jens Günster, i tre ricercatori coinvolti nello studio, hanno fuso un materiale a grana fine chiamato Eac-1a, sviluppato dall’Esa, come sostituto del suolo lunare, grazie a  un laser ad anidride carbonica. L’obiettivo era simulare lo scioglimento della polvere lunare grazie alle radiazioni solari. Gli scienziati hanno sperimentato raggi laser di diversa intensità e dimensione (rispettivamente fino a 12 kilowatt e 100 millimetri di diametro) per creare un materiale  sufficientemente robusto. Grazie al raggio, è stato possibile sciogliere la polvere per creare parti assemblabili che potrebbero essere connesse per creare una superficie solida.

Per poter realizzare queste strutture sulla Luna – si legge nello studio – sarebbe necessario portare una lente di circa 2,37 metri quadrati: questa potrebbe fungere da concentratore di luce solare al posto del laser. Inoltre, le dimensioni relativamente ridotte dell’attrezzatura necessaria sarebbero un vantaggio nelle future missioni sulla Luna.

Crediti foto: Esa

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.