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La Nebulosa Orione come non l’abbiamo mai vista

Il nuovo capolavoro di James Webb, ci mostra le diverse sfumature della Nebulosa di Orione.

E’ tra le nubi più brillanti del cielo notturno e già il telescopio Hubble l’aveva ritratta in una delle sue immagini più dettagliate.

Si trova a circa 1300 anni luce dalla Terra, nella Costellazione di Orione che vediamo in inverno dal nostro emisfero. Più precisamente appare al centro della spada del cacciatore.

Con lo strumento NirCam di Webb, gli scienziati hanno realizzato due diverse immagini. Una a lunghezza d’onda corta, creata con 2400 scatti, mostra stelle e protostelle con una definizione nel vicino infrarosso senza precedenti. Quest’altra è il risultato di 712 immagini a lunghezza d’onda lunga che rivela gas, polvere e molecole con una sensibilità finora inedita.

Nota anche come M42, è la regione di formazione stellare più vicina alla Terra e per questo presenta sfumature così variegate. Polveri e gas sono riscaldati e modellati dalla radiazione di stelle massicce, e allo stesso tempo sono la culla di protostelle e dischi di formazione planetaria.

Le nuove immagini di M42 sono state inserite in EsaSky, un’applicazione facile e intuitiva sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea, dove è possibile visualizzare e scaricare dati astronomici.

 

Immagine in evidenza: sovrapposizione delle immagini di NirCam a onda corta (all’esterno) e lunga (al centro) – Crediti: Esa, Nasa, Csa

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.