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L’eclissi solare ibrida, nei cieli australi

Era notte in Italia, quando alle 4.37 del 20 aprile la Luna ha oscurato il Sole in una fascia del nostro pianeta comunque molto lontana da noi.

In Australia, Indonesia e Timor Est, appassionati e non, hanno assistito a uno degli eventi più affascinanti che il cielo possa offrire, un’eclissi totale di Sole.

L’evento per l’esattezza, è classificato come eclissi ibrida, e cioè varia a seconda del punto di osservazione e della dimensione apparente del nostro satellite che cambia secondo la curvatura della Terra.

Mentre l’ombra della Luna cammina sulla superficie terrestre, il satellite in alcuni luoghi occulterà completamente l’intero disco del Sole, con il verificarsi di un’eclissi totale, mentre in altri luoghi la Luna, più lontana e apparentemente più piccola, non riuscirà a coprire l’intero disco solare, per cui si potrà ammirare l’anello esterno della nostra Stella e quindi la cosiddetta eclissi anulare.

Durante l’evento del 20 aprile, il giorno si è tramutato in notte per poco più di un minuto. L’anello di fuoco che il nostro satellite ha lasciato visibile si è potuto ammirare solo nell’Oceano Indiano e Pacifico, mentre sulla terra ferma la Luna ha coperto totalmente il Sole.

Per osservare un’eclissi totale in Europa dobbiamo attendere l’estate del 2026, o altrimenti volare in centro America ad aprile del prossimo anno.

 

Crediti: Perth Observatory

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.