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Deep Space: L’Italia a bordo di Juice

Parla molto italiano Juice, la missione dell’Esa che studierà Giove e le sue lune ghiacciate. I satelliti del gigante gassoso, chiamati galileiani perché osservati per la prima volta da Galileo nel 1610, potrebbero ospitare o aver un tempo ospitato forme di vita. Per scoprirlo, dopo un viaggio di otto anni Juice effettuerà uno studio senza precedenti di Giove e delle sue lune oceaniche Ganimede, Europa e Callisto con una suite di 10 strumenti scientifici. Tra questi, 4 hanno la bandiera italiana.

RIME

Nato dalla collaborazione dell’Agenzia Spaziale Italiana con il Jpl della Nasa. È un radar in grado di guardare al di sotto delle superfici ghiacciate delle lune gioviane. Coordinato dall’Università di Trento e realizzato da Thales Alenia Space, RIME è progettato per ottenere dati fino a 9 chilometri di profondità e con una risoluzione fino a 30 metri.

JANUS

Frutto di un accordo tra le agenzie spaziali italiana e tedesca. È una camera ottica per studiare la morfologia dei satelliti di Giove e le nubi del gigante gassoso. Coordinato dall’Università Parthenope di Napoli con la collaborazione di Inaf e realizzato da Leonardo, Janus sarà fondamentale per individuare possibili habitat adatti alla vita.

3GM

Sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con quella israeliana. È uno strumento di radio scienza che analizzerà le variazioni nel campo gravitazionale delle lune gioviane. Coordinato dall’Università La Sapienza di Roma e sviluppato da Thales Alenia Space, 3GM avrà un occhio speciale su Ganimede, svelando importanti indizi sulla sua composizione e sul suo campo di gravità. Lo strumento sarà inoltre supportato dall’accelerometro ad alta precisione HAA, sviluppato da Thales Alenia Space.

MAJIS

Realizzato da Leonardo, è a leadership francese grazie a un accordo tra Asi e Cnes con la collaborazione di Inaf. È uno spettrometro che studierà la troposfera di Giove e delle sue lune.

Infine Leonardo ha realizzato i pannelli solari di Juice, i più grandi mai impiegati in una missione interplanetaria. Ecco dunque l’Italia a bordo di Juice, in quello che si preannuncia come il più affascinante dei viaggi nel sistema gioviano.

 

Immagine in apertura: Rappresentazione artistica di Juice e dei suoi strumenti scientifici. Crediti: Esa / Atg Medialab

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.