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Marte ‘a pois’

Una schiera di punti che, con la loro rotondità quasi perfetta, spiccano sullo sfondo beige del suolo di Marte: è questo lo scenario che la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa ha ripreso sul ‘volto’ del pianeta, utilizzando sua fotocamera Hirise (High-Resolution Imaging Experiment).

Le strutture rotonde sono dune sabbiose che sono state fotografate nell’ambito di uno specifico monitoraggio, centrato sullo scioglimento del ghiaccio marziano alla fine dell’inverno. Il team di Mro ritiene che il look di questi cumuli sabbiosi sia davvero inusuale, anche se in generale le dune del Pianeta Rosso si presentano con un’ampia varietà di forme e dimensioni.

Analizzando i pois a fondo, i ricercatori si sono accorti di una loro lieve asimmetria: queste dune, infatti, presentano un versante più ripido e orientato verso sud, probabilmente plasmato dall’azione dei venti. Nell’ambito del suddetto monitoraggio, gli studiosi hanno ripreso il medesimo scorcio nel pieno dell’inverno, quando i pois erano ancora ricoperti di ghiaccio; le fotografie sono state scattate da Mro quando si trovava a una distanza di circa 300 chilometri dalla superficie marziana.

La mappatura delle dune viene effettuata in vari periodi dell’anno marziano (pari a 687 giorni terrestri) in modo che sia possibile mettere a confronto dati e immagini; in particolare, gli scienziati si concentrano sui movimenti della sabbia per verificarne direzione e velocità. Le dune di Marte tendono a spostarsi dall’equatore verso i poli con un tasso di velocità che raggiunge 1 metro per ogni anno marziano.

Dai dati della mappatura delle dune gli studiosi traggono quindi interessanti informazioni sulle condizioni atmosferiche di Marte, in particolare sull’andamento dei venti. Ad esempio, nel 2010 Hirise aveva fotografato i campi di dune del cratere Lyot (situato nell’emisfero nord del pianeta), il cui orientamento è indicativo di come i venti sono soliti incanalarsi in questa complessa cavità da impatto. Il team di Mro, inoltre, sta conducendo con Hirise un’indagine riguardante strutture simili a ghiacciai e fratture del suolo che ricordano i crepacci: i dati di questo monitoraggio sono utilizzati per comprendere il tipo di processo meccanico all’origine delle spaccature che un tempo dovevano essere colme di ghiaccio.

In alto: le dune rotonde viste da Hirise (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Università dell’Arizona). L’immagine nelle dimensioni originali qui

 

 

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.