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Artemis, Helga e Zohar sotto esame

Sono rientrati dopo un ‘viaggetto’ di 25 giorni che, a bordo della capsula Orion della missione Artemis I, li ha portati dalla Terra oltre la Luna e viceversa, lungo un percorso di oltre 2,2 milioni di chilometri: i due passeggeri sono Helga e Zohar, manichini dalle fattezze muliebri equipaggiati con rilevatori di radiazioni. Uno dei due, Zohar, indossava anche AstroRad Vest, uno specifico corpetto protettivo.

I tecnici del Kennedy Space Center della Nasa stanno esaminando le due ‘viaggiatrici’ nell’ambito dell’esperimento Mare (Matroshka AstroRad Radiation Experiment), mirato a investigare il livello di esposizione alle radiazioni durante l’intero volo.

I rilevatori, più di 6mila e costituiti da piccoli cristalli, sono stati installati sia all’interno che all’esterno dei manichini; all’interno di essi, inoltre, sono stati riprodotti – in plastica – organi e ossa. I rilevatori più attivi – 16 in tutto – sono stati collocati sugli organi più sensibili alle radiazioni: polmoni, stomaco, utero e midollo osseo.

Le misurazioni sono state effettuate per tutta la durata del volo; recuperando le informazioni dai cristalli, sarà possibile creare un’immagine 3D del corpo umano in grado di mostrare il livello dell’esposizione su ossa e organi in differenti fasi del viaggio Terra-Luna e ritorno.

I rilevatori saranno rimossi al Kennedy Space Center, mentre i manichini saranno inviati all’agenzia spaziale tedesca Dlr, che guida l’esperimento Mare.

In alto: i due manichini che hanno viaggiato su Orion. L’immagine nelle dimensioni originali a questo link. (Crediti: Nasa/Kim Shiflett) 

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.